27 marzo 2016

Ciò che deve ancora nascere

La scelta che   Gesù ha fatto è l'uomo, è l'uomo da amare. Era la stessa scelta di Dio da sempre: stare dalla parte dell'uomo.

Dio ha preso perfino le parti di Caino, quando dopo il suo orrendo delitto corse pericolo di essere ucciso dagli uomini per vendetta.

«Chiunque ucciderà Caino subirà una vendetta sette volte maggiore.

E JHWH pose su Caino un segno, così che chiunque lo incontrasse non l'uccidesse» (Gn 4, 15).

Dio è dalla parte del peccatore, perché è dalla parte dell'uomo che è peccatore.

Lui sa che tornerà, che si convertirà, che capirà.

La fiducia di Dio nell'uomo è incrollabile.

Sa attenderlo fino alla fine.

La storia del figliuol prodigo Gesù l'ha raccontata pensan­do a ciascuno di noi perché sapeva che l'avremmo vissuta in edi­zione e versione tutta personale.

E ci ama così come siamo in qualunque tappa del nostro cammino.

Ama la possibilità che è in noi.

Possibilità che è conversione, ritorno, amore, luce.

Ama la Maddalena ancora peccatrice perché vede già tutto il suo movimento verso la luce come cosa meravigliosa che meri­ta di essere contemplata sulla terra.

Ama Zaccheo peccatore, ladro, sfruttatore e trova bello che un uomo come lui sarà capace di rovesciare la sua esistenza e divenire amico dei poveri.

Sì, Dio ama nell'uomo ciò che non c'è ancora,

ciò che deve ancora nascere.

Noi in un uomo amiamo ciò che c'è: la virtù, la bellezza, il valore ed è per questo che il nostro amore è così interessato e fragile.

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