27 novembre 2016
Canto di lode della sua presenza
Quando prego e Dio mi fa sentire la sua assenza; quando cerco la sua presenza ed Egli mi concede soltanto oscurità, ma io resisto; sapete che risposta c'è?
La novità! Su questa terra tutto mi annoia eccetto la novità di Dio.
Dio è sempre novità, egli è la novità eterna.
Sembra lontano dalla tua preghiera e tu rimani nell'aridità, nell'oscurità, per tutta la notte mentre lo cerchi come la sposa lo sposo nel Cantico dei Cantici.
Ma finalmente gioisci del profumo di Lui, di cui è rimasto impregnato il tuo vestito.
Ecco la vera contemplazione.
Mi sento immerso in Dio come una goccia nell'oceano, come una stella nell'oscurità della notte, come un'allodola nel sole d'estate, come un pesce nell'acqua del mare.
I limiti stessi della mia libertà condizionata toccano continuamente l'Essere suo che mi avvolge amorosamente; e il mio bisogno di espansione e la mia sete di realizzazione sono nutriti, minuto per minuto, dalla sua Presenza vitale.
Nulla posso fare senza di Lui, nulla vedo se non attraverso di Lui.
Dio è il mare in cui nuoto, l'atmosfera in cui respiro, il reale in cui mi trovo.
Non riesco più a trovare una qualsiasi cosa, anche infinitesimale, che di Lui non mi parli, che non sia un po' la sua immagine, un suo scritto, un suo richiamo, un suo sorriso, un suo rimprovero, una sua parola.
«I cieli narrano la gloria di Dio
e l'opera delle sue mani annuncia il firmamento» (Sal 19, 2).