5 giugno 2016

Vita eterna

«Questa è la vita eterna: che conoscano Te [Padre]... e Colui che hai mandato, il Cristo» (Gv 17, 3).

Dio è divenuto pane nel Cristo per nutrirci di «vita eterna»: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna» (Gv 6, 54).

Ma che cos'è questa vita eterna?

La definizione l'ha data Lui stesso: «Questa è la vita eterna:

che conoscano Te [Padre]... e Colui che hai mandato, il Cristo» (Gv 17, 3).

Non potremmo rimproverare a Gesù la mancanza di chiarezza: La vita eterna è conoscenza di Dio.

E conoscenza vera, autentica.

E per questo che il Dio della mia fede lo chiamo il «Dio che è» non il «Dio che mi sembra che sia».

Colui che si nutre con verità del Sacramento, colui che crede, può dire con forza: io conosco il mio Dio e mi baso sulle

stesse parole di Gesù: «In verità, in verità vi dico, chi crede in me ha la vita eterna» (Gv 6, 47).

Io credo, quindi ho la vita eterna, quindi ho la conoscenza di Lui.

Difatti, come potrebbe Dio darmi il comandamento dell'amore: «Amerai Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze, con tutto te stesso...» (Lc 10, 27; cf.

Mt 22, 37; Mc 12, 30; Dt 6, 5), senza darmi allo stesso tempo la sua conoscenza?

Come posso amare una cosa che non conosco?

Non ditemi che non conoscete Dio, o voi che credete in Lui e che vi comunicate con Lui nell'Eucaristia!

Se fosse vero, vorrebbe dire che vi comunicate come dei

cadaveri, o vi comunicate con un comandamento mummificato dalla legge e non col Dio vivente!

Ma non sapete che Dio è vivo? E che solo i vivi possono comunicare tra di loro?

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