6 novembre 2016
La purificazione
Il purgatorio o «deserto», come lo volete chiamare, è il luogo dove si compie il cammino, dove si realizza ciò che non abbiamo realizzato sulla terra, o per immaturità, o per cattiveria, o per distrazione.
Là ci sarà tutto il tempo a disposizione.
Chi ha fatto qualche tappa di qua, sulla terra, completerà la sua marcia con calma di là.
Davanti a noi ci sarà l'infinito e non mancherà la colonna di fuoco per orientare i nostri passi. La notte sarà la casa, e sarà sostenuta dalla fede, dalla speranza e dalla carità, che sono le stesse che abbiamo conosciuto su questa terra e che non verranno meno.
Io sono certo che si camminerà avanti, verso la Terra oramai veramente Promessa e vicina.
Le tappe dovranno essere fatte regolarmente, senza fretta.
Si tratterà di liberarsi dagli idoli, se non l'abbiamo fatto sulla terra, attraversare finalmente il Mar Rosso, accettare la purificazione dalla menzogna e dall'egoismo, e..., soprattutto, dovremo imparare a conoscere Gesù, nostro fratello maggiore, nostro modello unico e nostro "tutto".
E sarà proprio Gesù a insegnarci e a condurci alla tappa finale, la decisiva, quella della croce.
C'insegnerà cioè a morire d'amore.
Se sulla terra siamo morti d'indigestione, ora dovremo morire d'amore.
Se siamo morti di cancro, lì dovremo morire d'amore.
Se sulla terra avremo sofferto a causa di chi ci ha odiato, lì dovremo morire per i nostri nemici al fine di salvarli.
E tutto chiaro per chi conosce e vive il Vangelo.
Non è così?