16 luglio 2017
Non una pietra al posto del pane
Luca ha una parabola cortissima ma abissale nella verità che propone:
«Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo gli darà uno scorpione?» (Lc 11, 11-12).
Tenete conto della somiglianza tra la pietra e il pane, tra il pesce e il serpente, tra l'uovo e lo scorpione.
Il fenomeno si vede soprattutto nei luoghi desertici e con le notti fredde. Lo scorpione si accartoccia e si copre di una peluria bianca che al passante dà l'aspetto di un uovo.
Sembra volerci dire: Figlio mio, io sono padre e non ti do una pietra al posto del pane, uno scorpione se hai bisogno di un uovo.
Può darsi che una cosa ti sembri una pietra, ma sta' attento: non è una pietra, è un pane.
Può darsi che una malattia ti sia apparsa come un serpente, ma era un pesce che ti ha nutrito e corretto.
Una disgrazia è piombata su di te come uno scorpione ma è stato un uovo che ti ha fatto del bene e ti ha nutrito.
«Tutto contribuisce al bene per chi crede in Dio», per chi ha speranza, per chi ama e Dio non può permettere «che il male si avvicini alla tua tenda» se non per trasformarlo in grazia e farlo entrare nel piano della salvezza.
Noi sappiamo dal salmista: «Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente, di' al Signore: mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido» (Sal 91, 1-2).