23 aprile 2017

Tre Persone

Non vedo più il fantasma che mi ero costruito di Dio e cerco solo di sentire la sua Presenza.

E mi basta.

E la sento ovunque anche se avvolta in un immenso, sublime, rude mistero.

Ora che ho capito, mi proibisco — pensando a Dio — ogni disegno, ogni immagine, ogni fantasticheria e mi accontento di pensarlo come il Reale che mi circonda e in cui sono immerso.

E il Reale è lì che mi guarda con la sua Forza, con la sua Bellezza, la sua Logica, la sua Trasparenza e si impone con tre parole che non posso cancellare, pur con tutta la mia diabolica razionalità: la Vita, la Luce, l'Amore.

Anche perché queste tre parole — ed è la meraviglia delle meraviglie — sono diventate Persona:

La Persona del Padre che è la Vita.

La Persona del Figlio che è la Luce.

La Persona dello Spirito Santo che è l'Amore.

Sì, Dio è Persona per me e non mi stupisco.

Forse che io non sono persona?

Ed è per questo che il catechismo mi dice che sono creato a sua immagine e somiglianza, proprio perché sono persona e non mi posso negare come non posso negare la realtà del mio corpo e del mio spirito in cui vivo e dai quali sono manifestato.

Sì, Dio è per me Persona e con Lui comunico.

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