14 gennaio 2018

Un rovesciamento radicale

Lo Spirito è venuto e, per farsi sentire, ha sbattuto per bene le porte di Gerusalemme, ma...

Chi poteva capire il rovesciamento così radicale proposto da Gesù?

Chi poteva afferrare il progetto nascosto nei secoli, che stava per essere svelato?

Il progetto «Gesù», in cui la vittoria si ottiene perdendo, che la forza del credente è nella sua debolezza (2 Cor 2, 9-10), che la felicità sta nella povertà e non nel potere, e che la morte è un guadagno (Fil 1, 21)?

Molti sono convinti che con l'avvento della Chiesa tutto sia in ordine, chiaro e facile, ma le cose non stanno così.

Chi di noi nasce nel Nuovo Testamento?

Chi di noi è stato capace di assorbire il pensiero di Gesù, specie sul mistero della Croce?

Pur essendo battezzati, i nostri piedi sono ancora ben ancorati nel Vecchio Testamento e ben conosciamo le mormorazioni del deserto, più che le beatitudini della nuova Gerusalemme.

Non è facile accettare Gesù, tutta la sua ampiezza e profondità. Alla Chiesa stessa è molto più facile accettare la legge del Vecchio Testamento che la novità dell'Amore contenuta nel Nuovo.

A ogni pié sospinto siamo tentati di tornare alla sicurezza della legge. Molte cose sono state capite e anche presto, ma non tutto.

Direi che mai su questa terra possiamo andare fino in fondo al pensiero di Gesù!

Tentiamo...

Qualcosa capiamo, qualcosa non capiamo...

Qualcosa la capiamo all'inizio della vita, qualcosa alla fine. Qualcosa la capiamo nel terzo secolo della Chiesa, e qualco­sa incominciamo a capirla nel ventesimo secolo.

E un cammino, che è il cammino del Popolo di Dio, ma resta un cammino. 

indice Carlo Carretto 2007