30
dicembre 2018
Lui
è venuto
Dio
è già venuto e deve ancora venire; Dio è in me ed io, come la sposa, lo
attendo ancora nell'oscurità della fede, nella tensione della speranza, nel
dono della carità.
Pare
strano a chi non è ancora abituato a questa dinamica di Dio, ma nulla è più
vero di questo modo di procedere di Dio.
E
venuto alla creazione della luce, ed è venuto di più in Adamo.
E’
venuto in Giacobbe, ma verrà di più in Elía.
E'
venuto in Abramo, ma verrà di più in Paolo.
Il
Dio che viene procede col tempo, con la storia, e si localizza nella geografia
del cosmo.
E'
per questo che tutto è sacro e tu puoi sentire la sua presenza nella materia,
ma la puoi sentire infinitamente di più nel pane eucaristico.
Tutto
avanza verso la divinizzazione dell'uomo e la sua trasformazione in figlio di
Dio.
Dio
è nel genere. Dio è nello sviluppo, Dio è nella pienezza.
L
per questo che è venuto, che viene sempre e che verrà. Ed è proprio nostra
l'attesa.
E
pregare significa attendere Lui che viene; vivere significa accogliere Lui che
è venuto; e morire significa sperare in Lui che verrà.
E
quando verrà per l'ultima volta nella nostra storia sarà l'Apocalisse, cioè
il momento della maturità assoluta, dello sposalizio, del banchetto, del
possesso eterno.
I cieli nuovi e la terra nuova sono come la proclamazione messianica di un tempo in cui la pienezza e l'esultanza del possesso di Dio dà riscontro ai cieli vecchi ed a questa terra vecchia, che Dio non possedeva ancora, data la nostra resistenza a Lui, ma che Lui già cercava.