8 marzo 2020
Dio non è lontano da nessuno
Ciò che mi dice la creazione è solo un inizio.
La rivelazione che mi portano cieli e terra, nel loro splendore, nella loro immensità, nella loro armonia è solo il principio di un discorso che andrà molto lontano e che occuperà tutta la mia vita e oltre.
Dirò subito che questo discorso ha un principio ma non ha fine perché i due interlocutori — Dio e l'uomo — sono eterni e dovranno vivere nella stessa casa.
Sarebbe strano vivere nella stessa casa e non parlarsi, più strano ancora non conoscersi.
Ma il fine d 'uomo conoscere Dio, è parlare con Dio.
Sarà onta o veloce questi conoscenza, sarà facile o difficile questo parlare con Lui, ma direi che è fatale.
E quasi impossibile sfuggire al piano di Dio, che è proprio questo: che gli uomini giungano alla conoscenza di Lui, dacché Egli ha voluto che gli uomini «andassero alla ricerca di Dio e si sforzassero di trovarlo come a tastoni, quantunque non sia lontano da ciascuno di noi» (At 17, 27).
Sì, Dio non è lontano da ciascuno di noi, è con noi, da sempre.
Se la sua preserva l'abbiamo avvertita nella creazione, essa prenderà forma nella Rivelazione; se il suo parlare è venuto ai nostri occhi attraverso il simbolo delle cose, entrerà nel nostro spirito attraverso il mistero della Parola.
La Scrittura completerà il discorso dei monti, dei mari e degli astri, la Bibbia intratterrà l'uomo a colloquio con Dio.
Sì, il mistero della creazione trova nella Bibbia il libro degno di essa e la Bibbia trova nella natura la sua più decisiva testimonianza.
Entrambi sono un tutt'uno in mano a Dio per parlare all'uomo; entrambi sono per l'uomo l'antenna d'ascolto per captare il suo Dio dagli spazi eterni dell'Essere.