12 settembre 2021

Dio in me

L'amore è un mistero. Lo sentiamo l'amore, lo proviamo, lo cerchiamo, lo possediamo, ma proprio non sappiamo cosa sia. Capire ciò che è l'amore in sé supera l'intendimento umano.

Ma è per esso che il mondo si muove!

L'amore è come il perno su cui ruota il cosmo stesso.

L'amore è Dio in me, e se io sono nell'amore sono in Dio, cioè nella vita, nella grazia: partecipo all'Essere di Dio.

Nessuno più di san Paolo l'ha visto chiaro e l'ha espresso con un canto così radicale.

«Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho la carità sono un bronzo risonante e un cembalo squillante.

E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutte le scienze e se avessi la fede da trasportare le montagne, se non ho la carità sono un nulla.

E se distribuissi ai poveri tutti i miei beni e consegnassi al fuoco il mio corpo, se non ho la carità, a nulla mi serve.

La carità è paziente, è benigna la carità, non è invidiosa, la carità non si vanta, non si gonfia. Nulla fa di sconveniente, non cerca il suo interesse, non si irrita, non tiene conto del male, non gode dell'ingiustizia, ma si rallegra del trionfo della verità.

Tutto scusa, tutto crede, tutto sopporta» (1 Cor. 1-7).

Ci possono essere parole più chiare?

Se la carità è Dio in me, perché cercherò ancora Dio lontano da me?

E se Lui è in me come amore, perché debbo cambiargli o sfigurargli il volto con atti o valori che non siano l'amore?

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