3 gennaio 2021

Cieli nuovi e terra nuova

 

«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. Vidi anche la città Santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo...» (Ap 21, 10).

I cieli nuovi e la terra nuova promessi dallo Spirito e sostanza della nostra fede, saranno veramente nuovi e non cose vecchie

rifatte a nuovo. Dio non attende niente da noi per rifare, ricreare i cieli e la terra. La sua nuova opera non dipende affatto dal punto raggiunto da noi. Cosa volete che attenda?

«Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà ancora la fede su questa terra?» (Le 18, 8).

Cosa volete che attenda quando noi forse siamo già alla vigilia di far saltare il mondo con gli scoppi atomici?

Io faccio cieli nuovi e terra nuova, dice Cristo nell'Apocalisse, ed è come se dicesse: Rifaccio un'altra creazione perché le cose di prima se ne sono andate. Tutta la fede consiste nel credere a questa possibilità di Dio.

Che resterà di tutta la città terrena?

Ecco, resterà l'amore.

Scomparirà la casa, resterà l'affetto che ci ha legati. Scomparirà l'officina, resterà il sudore con cui ci siamo guadagnati il pane. Scompariranno le rivoluzioni umane, resteranno le lacrime versate per la giustizia. Scomparirà il nostro vecchio corpo, resteranno le stigmate del nostro sacrificio e le ferite dei nostri combattimenti. Ma su un corpo ricreato, trasparente, divino, figlio della Risurrezione e non schiavo della vecchia morte. Difatti la prima caparra a questa speranza ci è data con la Risurrezione dí Cristo.

 

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