PRESENTAZIONE DEL SIGNORE  2 febbraio 2023  - Anno A  (13)

Vecchiaia del mondo eterna giovinezza di Dio

   

Maria e Giuseppe portano Gesù al tempio per presentarlo al Signore, ma non fanno nemmeno in tempo a entrare che subito le braccia di un uomo e di una donna se lo contendono: Gesù non appartiene al tempio, egli appartiene all'uomo. È nostro, di tutti gli uomini e le donne assetati, di quelli che non smettono di cercare e sognare mai, come Simeone; di quelli che sanno vedere oltre, come Anna, e incantarsi davanti a un neonato, perché sentono Dio come futuro.

Gesù non è accolto dai sacerdoti, ma da un anziano e un'anziana senza ruolo, due innamorati di Dio che hanno occhi velati dalla vecchiaia ma ancora accesi dal desiderio.

È la vecchiaia del mondo che accoglie fra le sue braccia l'eterna giovinezza di Dio.

(E. RONCHI)

         
       

INCONTRO AL SIGNORE IN CAMMINO NELLA STORIA

L'ingresso del Signore nel tempio e l'incontro con il suo popolo, rappresentato dal vegliardo Simeone, permette alla Chiesa di "verificarsi" sui molti modi in cui si realizza ancor oggi l'incontro con Cristo.

Lo incontriamo anche noi "nel tempio" durante le liturgie, autentiche "epifanie" del Signore nel cammino della storia. La festa di oggi chiude degnamente il periodo natalizio, sottolineando come nel tempio della Chiesa, casa di Dio, ogni comunità, riunita dallo Spirito, va incontro a Cristo, per trovarlo e riconoscerlo nello spezzare il pane, in attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.

     
   

BENEDIZIONE DELLE CANDELE E PROCESSIONE

   

L'ASSEMBLEA SI RADUNA IN UNA CHIESA MINORE O IN ALTRO LUOGO ADATTO AL DI FUORI DELLA CHIESA VERSO LA QUALE SI DOVRA DIRIGERE LA PRO­CESSIONE. I FEDELI TENGONO IN MANO LE CANDELE SPENTE.

CHI PRESIEDE, ASSIEME Al MINISTRI, CON LE VESTI LITURGICHE DI COLORE BIANCO COME PER LA MESSA, SI PORTA AL LUOGO DI INIZIO.

SI ACCENDONO LE CANDELE MENTRE SI CANTA L'ANTIFONA O ALTRO CANTO ADATTO

 

Ecco, il Signore nostro verrà con potenza, e illuminerà gli occhi dei suoi servi. Alleluia.

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

A - E con il tuo spirito.

   

 

   

PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE

C - Fratelli e sorelle, sono trascorsi quaranta giorni dalla gioiosa celebrazione del Natale del Signore. Oggi ricorre il giorno nel quale Gesù fu presentato al tempio da Maria e Giuseppe. Con quel rito egli si assoggettava alle prescrizioni della legge, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l'atten­deva nella fede.

Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi Simeone e Anna. Illuminati dallo stesso Spirito, riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza. Anche noi, qui riuniti dallo Spirito Santo, andiamo nella casa di Dio incontro a Cristo. Lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell'attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.

     
   

CHI PRESIEDE BENEDICE LE CANDELE DICENDO, A BRACCIA ALLARGATE:

C - Preghiamo. O Dio, fonte e principio di ogni luce, che oggi hai manifestato al giusto Simeone il Cristo, luce per rivelarti alle genti, ti supplichiamo di benedire e questi ceri e di ascoltare le preghiere del tuo popolo che viene incontro a te con questi segni luminosi e con inni di lode; guidalo sulla via del bene, perché giunga alla luce che non ha fine. Per Cristo nostro Signore.     

A - Amen.

OPPURE.

Preghiamo. O Dio, vera luce, che crei e diffondi la luce eter­na, riempi i cuori dei fedeli del fulgore della luce perenne, perché quanti nel tuo santo tempio sono illuminati dalla fiamma di questi ceri giungano feli­cemente allo splendore della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.           A - Amen.

CHI PRESIEDE ASPERGE LE CANDELE CON L'ACQUA BENEDETTA E SENZA DIRE NULLA INFONDE L'INCENSO PER LA PROCESSIONE

IL SACERDOTE O IL DIACONO DA L'AVVIO ALLA PROCESSIONE DICENDO:

C - Andiamo in pace incontro al Signore.

DURANTE LA PROCESSIONE SI CANTA UN CANTO ADATTO

COLLETTA

 

 

C - Preghiamo.          (PAUSA DI PREGHIERA)

Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.

Dal libro del profeta Malachìa           3,1-4

Così dice il Signore Dio: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l'argento; purificherà i figli di Levi, li affi­nerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'offerta secondo giustizia. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».

Parola di Dio. 

A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale

Salmo 23 (24)

 

Rit. - Vieni, Signore, nel tuo tempio santo. Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria. Rit.

Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e valoroso, il Signore valoroso in battaglia. Rit.

Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria. Rit.

Chi è mai questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. Rit.

   

Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.

Dalla lettera agli Ebrei    2,14-18

 

Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto par­tecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, era­no soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sa­cerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Parola di Dio. 

A - Rendiamo grazie a Dio.

Canto del Vangelo Lc 2,30-32

Alleluia, alleluia.

I miei occhi hanno visto la tua salvezza: * luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele.

Alleluia.

Vangelo LC 2, 22-32

I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

 
 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal vangelo secondo Luca.

A - Gloria a te, o Signore.

TRA PARENTESI LA FORMA BREVE [LC 2,22-32]]

Quando furono compiuti i giorni della loro purifi­cazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. tra motto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore.    

A - Lode a te, o Cristo.

Omelia

   

C - Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (INCHINO) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che e Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cat­tolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.

Amen.

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Convocati dallo Spirito per celebrare l'incontro tra Gesù, luce delle genti, e l'umanità in attesa di salvezza, ci uniamo a Maria e Giuseppe per essere da loro presentati a Dio nostro Padre. Preghiamo insieme e diciamo:

Visita il tuo popolo, Signore.

1. Padre della luce, che hai voluto la Chiesa sa­cramento del tuo incontro con gli uomini, fa' che porti l'annuncio del Vangelo là dove più fitte sono le tenebre del male. Preghiamo. Rit.

2. Tu che chiami alcuni tuoi figli e figlie a lasciare ogni cosa per seguire Cristo, fa' che offrano con fedeltà la loro vita, a gloria del tuo nome e a servizio dei fratelli e delle sorelle. Preghiamo. Rit.

3. Tu che sei l'origine e il fondamento della comuni­tà domestica, fa' che nelle famiglie i bambini siano aiutati a crescere in sapienza e grazia, e gli anziani siano onorati come dono prezioso. Preghiamo. Rit.

4. Tu che semini nel cuore dell'uomo il desiderio di vedere il tuo volto, fa' che custodiamo la luce di questo giorno di festa per camminare nei sentieri del mondo come fedeli discepoli di Cristo. Pre­ghiamo. Rit.

MOMENTO DI SILENZIO O ALTRE INTENZIONI

C - O Padre, che nel tuo Figlio presentato al tempio manifesti visibilmente l'incontro tra l'antica e la nuova alleanza, fa' che la tua Chiesa sperimenti la gioia di essere madre dell'umanità nuova, che cammina nello splendore della tua luce. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane... questo vino...

A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente. A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

ORAZIONE SULLE OFFERTE       (IN PIEDI)

C - Accogli i doni della Chiesa in festa, o Padre, come hai gradito l'offerta del tuo Figlio unigenito, Agnello senza macchia per la vita del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.     

A - Amen.

Prefazio detta Presentazione del Signore MR p.530

 

C - II Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Il tuo Figlio, generato prima di tutti i se­coli, oggi presentato al tempio, è proclamato dallo Spirito Santo gloria d'Israele e luce delle genti. E noi esultanti andiamo incontro al Salvatore, e con l'assemblea degli angeli e dei santi cantiamo senza fine l'inno della tua lode:

TUTTI - Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

Preghiera Eucaristica II MR p. 424

 

IL CELEBRANTE PUÒ SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA

C - Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità. Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito perché diventino per noi il Corpo e o il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. Egli, consegnandosi volontariamente alla passione, prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - Mistero della fede.

A - Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte, Signore, nell'attesa della tua venuta.

C - Celebrando il memoriale della morte e risurre­zione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale. Ti preghiamo umil­mente: per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo. Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell'amore in unione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., i presbiteri e i diaconi. Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia, donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli, [san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i santi che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria.

Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro che sei nei cieli, sia santi­ficato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tenta­zione, ma liberaci dal male.

C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...      A - Amen.
C - La pace del Signore sia sempre con voi. A - E con il tuo spirito.

C - Scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione Lc 2,30-31

 

I miei occhi hanno visto la tua salvezza, prepa­rata da te davanti a tutti i popoli.

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. O Padre, che hai esaudito l'ardente attesa del santo Simeone, porta a compimento in noi l'opera della tua misericordia; tu che gli hai dato la gioia, prima di vedere la morte, di stringere tra le braccia il Cristo tuo Figlio, concedi anche a noi, con la forza del pane eucaristico, di camminare incontro al Signore per ottenere la vita eterna. Egl ivive e regna nei secoli dei secoli.     

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dio onnipotente e misericordioso vi benedica e vi dia il dono della vera sapienza, apportatrice di salvezza.        

A - Amen.

C - Vi illumini sempre con gli insegnamenti della fede e vi aiuti a perseverare nel bene.

A - Amen.

C - Guidi i vostri passi nel cammino verso di lui e vi mostri la via della carità e della pace.

 A-Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.  

A - Amen.

C - Portate a tutti la gioia del Signore risorto. Andate in pace.   

A - Rendiamo grazie a Dio.

   

CANTI

   

NOI TI ADORIAMO, O DIO

1. Noi ti adoriamo, o Dio, immensa maestà; con cuor di figli amiamo la tua paternità.

2. Accoglici nel Figlio, nel tuo paterno amor; saremo in lui fratelli, e a te daremo onor.

3. Lo Spirito c'infonda fortezza e carità; ravvivi in noi la fede, che il male vincerà.

TU SOLE VIVO

Rit. Tu Sole vivo per me sei Signore, vita e calo­re diffondi nel cuor.

1. Tu sul cammino risplendi mio Sole, luce ai miei passi Ti voglio, Signor. Rit.

2. La tua parola mi svegli al mattino, e mi richiami alla sera con te. Rit.

VIVERE LA VITA

1. Vivere la vita con le gioie e coi dolori di ogni gior­no, è quello che Dio vuole da te. Vivere la vita e ina­bissarti nell'amore è il tuo destino, è quello che Dio vuole da te.

Fare insieme agli altri la tua strada verso lui, correre con i fratelli tuoi... Scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai.

2. Vivere la vita è l'avventura più stupenda dell'amore, è quello che Dio vuole da te. Vivere la vita e generare ogni momento il paradiso è quello che Dio vuole da te. Vivere perché ritorni al mondo l'unità, perché Dio sta nei fratelli tuoi... Scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai.

SYMBOLUM 77

1. Tu sei la mia vita, altro io non ho. Tu sei la mia stra­da, la mia verità. Nella tua parola io camminerò fin­ché avrò respiro, fino a quando tu vorrai. Non avrò paura, sai, se tu sei con me: io ti prego, resta con me.

2. Credo in te, Signore, nato da Maria: Figlio eterno e Santo, uomo come noi. Morto per Amore, vivo in mezzo a noi: una cosa sola con il Padre e con i tuoi, fino a quando - io lo so -, tu ritornerai per aprirci il regno di Dio.

3. Tu sei la mia forza: altro io non ho. Tu sei la mia pace, la mia libertà. Niente nella vita ci separerà: so che la tua mano forte non mi lascerà, so che da ogni male tu mi libererai, e nel tuo perdono io vivrò. 

   
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