DOMENICA 3°  DI QUARESIMA   12 marzo 2023  - Anno A  (20)

Ridestare la sete di Cristo

   

Nel racconto del Vangelo di oggi, in maniera inaspettata, i ruoli si invertono. Gesù che chiede da bere alla Samaritana ad un certo punto arriva a dirle che dovrebbe essere lei a chiedere l'acqua, quella vera, a lui. La donna, d'altra parte, da un'iniziale dif­fidenza nei confronti di quel "giudeo" passa poi ad ascoltarlo e interrogarlo interessata fino a diventare essa stessa testimone e discepola di lui verso gli abitanti del villaggio.

Gesù risveglia in lei una sete di incontro che si era assopita; questa sete, che non si spegnerà mai, la fa diventare a sua volta sorgente d'acqua zampillante.

Il cammino verso la Pasqua vuole questo per ognuno di noi: ridestare la sete di Cristo, farci sentire quanto, come cristiani, abbiamo bisogno costante di tornare ad abbeverarci da lui.

         
       

PER UNA VITA LITURGICA PIÙ COINVOLGENTE

Il n. 93 del Documento per la tappa continentale (DTC) riporta alcuni stimoli per la celebrazione liturgica: "Le sintesi non mancano di mettere in evidenza anche i limiti principali della prassi cele­brativa, che ne oscurano l'efficacia sinodale. In particolare, vengono sottolineati: il protagonismo liturgico del sacerdote e la passività dei partecipanti; la distanza della predicazione dalla bellezza della fede e dalla concretezza della vita; la separazione tra la vita liturgica dell'assemblea e la rete famigliare della comunità. La qualità delle omelie è segnalata quasi unanimemente come un pro­blema: si auspicano «omelie più profonde, centrate sul Vangelo e le letture del giorno, e non sulla politica, che facciano uso di un linguaggio accessibile e attraente e facciano riferimento alla vita dei fedeli» (Chiesa maronita)."

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

ANTIFONA D'INGRESSO Sal 24,15-16

 

I miei occhi sono sempre rivolti al Signore, perché libera dal laccio i miei piedi. Volgiti a me e abbi misericordia, Signore, perché sono povero e solo. 

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - Il Signore, che guida i nostri cuori nell'amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.

A - E con il tuo Spirito.

(PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE)          

Atto penitenziale

C - Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucaristia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

PAUSA DI SILENZIO PER L'ESAME DI COSCIENZA

TUTTI - Confesso a Dio onnipotente e a voi, fra­telli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (CI SI BATTE IL PETTO) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, per­doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

A - Amen.

 Kyrie, eleison. Christe eleison. Kyrie, eleison.

COLLETTA

 

 

IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO".

COLLETTA - C - Preghiamo.          (PAUSA DI PREGHIERA)

O Dio, fonte di misericordia e di ogni bene, che hai proposto a rimedio dei peccati il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna, accogli la confessione della nostra miseria perché, oppressi dal peso della colpa, siamo sempre sollevati dalla tua misericordia. Per il nostro Signore, tuo Figlio che è Dio...    

A - Amen

OPPURE:

O Dio, sorgente della vita, che offri all'umanità l'acqua viva della tua grazia, concedi al tuo popolo di confessare che Gesù è il salvatore del mondo e di adorarti in spirito e verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo....

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Dacci acqua da bere.

Dal libro dell'Esodo (17,3-7)

 In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?». Allora Mosè gridò al Signore, di­cendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!». Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d'Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va'! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà». Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d'Israele. E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?». Parola di Dio.

A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Salmo 94 (95)

 

Rit. - Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. Rit.

Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio da-vanti al Signore che ci ha fatti. E lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Rit.

Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non induri­te il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». Rit.

   

L'amore di Dio è stato riversato nei vostri cuori per mez­zo dello Spirito che ci è stato dato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,1-2.5-8)

Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cri­sto. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è sta­to dato. lnfatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo an­cora peccatori, Cristo è morto per noi.

Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio.

Canto del Vangelo  cf. Gv 4,42 e 15

Rit. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo; dammi dell'acqua viva, perché io non abbia più sete.

Rit. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo  Gv 4,5-42

Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal vangelo secondo Giovanni.

A - Gloria a te, o Signore.

PUÒ ESSERE LETTA LA FORMA BREVE, IN QUESTO CASO SI TRALASCIA QUANTO POSTO TRA ( )

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dun­que, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestia-me?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». [Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «lo non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: "lo non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore,] vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». [In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno gli ha forse portato da man-giare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l'altro miete. lo vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».] Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi e veramente il salvatore del mondo».

Parola del Signore. A - Lode a te o Cristo.

Omelia

 
   

PER RICHIAMARE IL CARATTERE BATTESIMALE DELLA QUARESIMA, RECI­TIAMO IL CREDO DEGLI APOSTOLI.

lo credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (INCHINO), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Senza la sapienza dello Spirito non possiamo capire se la nostra conversione sarà autentica nè prendere a cuore le necessità dei nostri fratelli e sorelle. Invochiamo allora il Signore perchè ci as­sista nel nostro cammino quotidiano.

Preghiamo insieme e diciamo:

Rit. Ascoltaci, o Signore.

1. Per il papa e tutti pastori della Chiesa: illuminati dalla parola di Dio, siano guide attente e sappiano aiutare i fratelli a perseverare nella fede. Preghiamo. Rit.

2. Per chi si prende cura dei fratelli più deboli: l'amore sovrabbondante del Padre si manifesti attraverso i loro gesti e le loro parole, perché essi siano fonte di speranza e consolazione. Preghiamo. Rit.

3: Per coloro che si preparano a ricevere il bat­tesimo: riconoscendo in Cristo la fonte autentica della vita possano diventarne discepoli gioiosi e testimoni credibili. Preghiamo. Rit.

4. Per noi qui riuniti intorno all'altare: possiamo attingere dall'Eucarestia la grazia che alimenta e rinvigorisce il nostro cammino verso la Pasqua. Preghiamo. Rit.

MOMENTO DI SILENZIO O ALTRE INTENZIONI

C - Signore Gesù, sorgente che zampilla per la vita eterna, fonte del nostro desiderio di vita e salvezza, tieni viva la nostra sete di te perchè possiamo cer­carti senza stancarci e godere della tua presenza. Tu che vivi e regni per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo... A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre onnipotente.

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

SULLE OFFERTE     (IN PIEDI)

C - Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre, rimetti i nostri debiti e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Prefazio III dom. di Quaresima  MR p. 91

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Egli, chie­dendo alla Samaritana l'acqua da bere, già aveva suscitato in lei il dono della fede e di questa fede ebbe sete così grande da accendere in lei il fuoco del tuo amore. Per questo mistero, anche noi ti rendiamo grazie e, uniti agli angeli, proclamiamo con il canto le tue meraviglie:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Preghiera Eucaristica II p. 424

 

LA PREGHIERA EUCARISTICA NON È RIPORTATA

C - Mistero della fede.

A - Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro...

C - Liberaci, o Signore...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...     

 A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi. A - E con il tuo spirito.

C - Scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione Gv 4,14

 

«Chi berrà dell'acqua che io gli darò», dice il Signore, «avrà in sé una sorgente che zampilla per la vita eterna».

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. O Dio, che ci nutri in questa vita con il pane del cielo, pegno della tua gloria, fa' che manifestiamo nelle nostre opere la realtà presente nel sacramento che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.         

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

ORAZIONE SUL POPOLO

C - Inchinatevi per la benedizione.

Guida, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli: nella tua bontà concedi loro la grazia di rimanere nel tuo amore e nella carità fraterna per adempiere la pienezza dei tuoi comandamenti. Per Cristo nostro Signore.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.  

A - Amen.

C - La Messa è finita: andate in pace.

A - Rendiamo grazie a Dio.

   

CANTI

   

PURIFICAMI, O SIGNORE

Rit. - Purificami, o Signore, sarò più bianco della neve.

1. Pietà di me, o Dio, nel tuo amore: nel tuo af­fetto cancella il mio peccato e lavami da ogni mia colpa, purificami da ogni mio errore. Rit.

2. II mio peccato, io lo riconosco; il mio errore mi è sempre dinanzi; contro te, contro te solo ho pecca­to; quello che è male ai tuoi occhi io l'ho fatto. Rit.

INNO DEL SINODO

L'acqua viva che tu cerchi la tua sete spegnerà. / Se mi accogli nel tuo cuore acqua viva diverrai. / Dammi questa fede vera e il deserto fiorirà: / ai fratelli il grande dono con la vita annuncerò. Come cieco cerco luce, sole vivo al mio sentier. / Tu mi guardi, tu mi incontri e la luce splende in me. / Come, quando, dove avvenne, o Signore, tu lo sai. /Tu mi attendi, tu mi cerchi e mi doni libertà. È la vita che io cerco: solo in te risorgerò. / Chi in te vive, chi in te crede in eterno in te vivrà. / A chi amo forte grido: "Certo tu non morirai". / Sei la vita di ogni uomo! lo vivrò sempre per te.

   
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