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Un racconto di sovrabbondanza |
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"lo sono senza misura contento di Dio": con queste parole nel suo testamento spirituale il vescovo Vincenzo Savio dava voce alla gioia incontenibile della sua esperienza di Dio. Vicino alla morte riconosce con meraviglia che il Signore ha sempre ricolmato la sua vita di gratuità e di stupore, oltre ogni misura. Un racconto di abbondanza, anzi di sovrabbondanza, racconto che accomuna tutti coloro che hanno incontrato il Signore e si sono lasciati da lui coinvolgere. È quanto testimonia San Paolo nella seconda lettura di oggi: se noi siamo arrivati fino a un certo limite con il peccato, il Signore lo raggiunge con la grazia, la misericordia, il perdono e lo supera. Il Signore non agisce con il contagocce, ma a piene mani, va sempre oltre, abbonda: "Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia". |
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IL SINODO CONVOCA L'EUROPA A PRAGA |
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Come un fiume carsico — che sparisce, ma continua a portare acqua — così anche i lavori del sinodo stanno continuando, dopo l'intenso lavorio della primavera 2022. Abbiamo vissuto «la più ampia consultazione del Popolo di Dio mai avvenuta nella Chiesa»: da questo convenire sono state elaborate 112 sintesi nazionali, cui si aggiungono le 15 Chiese orientali. Nell'autunno scorso, a partire da questi documenti, è stato elaborato il Documento per la tappa continentale, rimandato alle diocesi di tutto il mondo, in vista degli incontri che si terranno nei sette "continenti" in cui è organizzata la Chiesa, poiché due sono le Americhe, l'Asia è distinta tra Medioriente e Oriente. I delegati europei sono stati invitati a Praga dal 5 al 12 febbraio 2023. A tutti può fare bene leggere il documento (synod.va), per sentire le tante voci di comunità che vivono alcune preoccupazioni simili alle nostre e altre ben diverse. Nei gruppi sinodali potevano essere intonate lamentazioni; invece si sono ascoltate «voci di grande amore per la Chiesa, voci che sognano una Chiesa capace di una testimonianza credibile» hanno scritto nello Zimbabwe.
Davanti all'immagine del Crocifisso san Francesco d'Assisi pregava: "O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e umiltà profonda. Dammi, Signore, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà. Amen". La fede retta alimenta la speranza certa per ottenere carità perfetta e umiltà profonda. La Quaresima alimenti una preghiera che nasca dalla luce e dal calore del cuore. Sarà una preghiera che ci dà senno e discernimento, cioè capacità di intendere e scegliere quello che è più importante in ogni momento: la vera e santa volontà di Dio. "E 'n la sua volontade è nostra pace". |
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RITI DI INTRODUZIONE |
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ANTIFONA D'INGRESSO (Sal 90,15-16) |
Mi invocherà e io gli darò risposta; nell'angoscia io sarò con lui, Io libererò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza.
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C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. A - Amen. C - La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo siano con tutti voi. A - E con il tuo Spirito. PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE |
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Atto penitenziale |
C - Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre: per accostarci degnamente alla mensa del Signore, invochiamolo con cuore pentito. PAUSA DI SILENZIO PER L'ESAME DI COSCIENZA C - Signore, che nell'acqua e nello Spirito ci hai rigenerato a tua immagine. Kyrie, eleison. A - Kyrie, eleison. C - Cristo, che mandi il tuo Spirito a creare in noi un cuore nuovo. Christe, eleison. A - Christe, eleison. C - Signore, che ci fai partecipi del tuo corpo e del tuo sangue. Kyrie, eleison. A - Kyrie, eleison. C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A - Amen. |
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COLLETTA
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IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO". C - Preghiamo. (PAUSA DI PREGHIERA) O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. A - Amen. OPPURE O Dio, che conosci la fragilità della natura umana ferita dal peccato, concedi al tuo popolo di intraprendere con la forza della tua parola il cammino quaresimale, per vincere le tentazioni del maligno e giungere alla Pasqua rigenerato nello Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. A - Amen. |
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LITURGIA DELLA PAROLA |
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La creazione dei progenitori e il loro peccato. |
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Dal libro della Gènesi (2,7-9;3,1-7) |
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Il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «E vero che Dio ha detto: "Non dovete mangiare di alcun albero del giardino"?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete"». Ma il serpente disse alla donna: «Non mori-rete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Parola di Dio A - Rendiamo grazie a Dio. |
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Salmo responsoriale dal Salmo 50 (51) |
Rit. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Rit. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che e male ai tuoi occhi, io l'ho fatto. Rit. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rit. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Rit. |
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Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia. |
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Dalla lettera di s. Paolo ap. ai Romani (5,12.17-19) |
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TRA PARENTESI [ a LA FORMA BREVE (5,12.17-19) [Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con íl peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.] Fino alla Legge infatti c'era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. [Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.] Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio. |
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Canto del Vangelo Mt 4, 4b |
Rit. - Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vivrà l'uomo, * ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Rit. - Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! |
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Vangelo Mt 4, 1-11 |
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Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato. |
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