DOMENICA 1°  DI QUARESIMA   26 febbraio 2023  - Anno A  (18)

Un racconto di sovrabbondanza

   

"lo sono senza misura contento di Dio": con queste parole nel suo testamento spirituale il vescovo Vin­cenzo Savio dava voce alla gioia incontenibile della sua esperienza di Dio. Vicino alla morte riconosce con meraviglia che il Signore ha sempre ricolmato la sua vita di gratuità e di stupore, oltre ogni misura.

Un racconto di abbondanza, anzi di sovrabbon­danza, racconto che accomuna tutti coloro che hanno incontrato il Signore e si sono lasciati da lui coinvolgere.

È quanto testimonia San Paolo nella seconda lettu­ra di oggi: se noi siamo arrivati fino a un certo limite con il peccato, il Signore lo raggiunge con la grazia, la misericordia, il perdono e lo supera. Il Signore non agisce con il contagocce, ma a piene mani, va sem­pre oltre, abbonda: "Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia".

         
       

IL SINODO CONVOCA L'EUROPA A PRAGA

Come un fiume carsico — che sparisce, ma continua a portare acqua — così anche i lavori del sinodo stanno continuando, dopo l'intenso lavorio della primavera 2022. Abbiamo vissuto «la più ampia consultazione del Popolo di Dio mai avvenuta nella Chiesa»: da questo convenire sono state elaborate 112 sintesi nazionali, cui si aggiungono le 15 Chiese orientali. Nell'autunno scorso, a partire da questi documenti, è stato elaborato il Documento per la tappa continentale, rimandato alle diocesi di tutto il mondo, in vista degli incontri che si terranno nei sette "continenti" in cui è organizzata la Chiesa, poiché due sono le Americhe, l'Asia è distinta tra Medioriente e Oriente. I delegati europei sono stati invitati a Praga dal 5 al 12 febbraio 2023.

A tutti può fare bene leggere il documento (synod.va), per sentire le tante voci di comunità che vivono alcune preoccupazioni simili alle nostre e altre ben diverse. Nei gruppi sinodali potevano essere intonate lamentazioni; invece si sono ascoltate «voci di grande amore per la Chiesa, voci che sognano una Chiesa capace di una testimonianza credibile» hanno scritto nello Zimbabwe.

 

 

Davanti all'immagine del Crocifisso san Francesco d'Assisi pregava: "O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e umiltà profonda. Dammi, Signore, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà. Amen".

La fede retta alimenta la speranza certa per ottenere carità perfetta e umiltà profonda. La Qua­resima alimenti una preghiera che nasca dalla luce e dal calore del cuore. Sarà una preghiera che ci dà senno e discernimento, cioè capacità di intendere e scegliere quello che è più importante in ogni momento: la vera e santa volontà di Dio. "E 'n la sua volontade è nostra pace".

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

ANTIFONA D'INGRESSO (Sal 90,15-16)

 

Mi invocherà e io gli darò risposta; nell'angoscia io sarò con lui, Io libererò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza.

 

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo siano con tutti voi.

A - E con il tuo Spirito.

PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE

Atto penitenziale

C - Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci ri­concilia con il Padre: per accostarci degnamente alla mensa del Signore, invochiamolo con cuore pentito.

PAUSA DI SILENZIO PER L'ESAME DI COSCIENZA

C - Signore, che nell'acqua e nello Spirito ci hai rigenerato a tua immagine. Kyrie, eleison.

A - Kyrie, eleison.

C - Cristo, che mandi il tuo Spirito a creare in noi un cuore nuovo. Christe, eleison.

A - Christe, eleison.

C - Signore, che ci fai partecipi del tuo corpo e del tuo sangue. Kyrie, eleison.

A - Kyrie, eleison.

C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

A - Amen.

COLLETTA

 

 

IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO".

C - Preghiamo.          (PAUSA DI PREGHIERA)

O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra con­versione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Si­gnore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.      

A - Amen.

OPPURE

O Dio, che conosci la fragilità della natura umana ferita dal peccato, concedi al tuo popolo di intra­prendere con la forza della tua parola il cammino quaresimale, per vincere le tentazioni del maligno e giungere alla Pasqua rigenerato nello Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.    

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gènesi (2,7-9;3,1-7)

Il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasma­to. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «E vero che Dio ha detto: "Non do­vete mangiare di alcun albero del giardino"?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete"». Ma il serpente disse alla donna: «Non mori-rete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede an­che al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Salmo 50 (51)

 

Rit. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Rit.

Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio pecca­to mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che e male ai tuoi occhi, io l'ho fatto. Rit.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rit. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Rit.

   

Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di s. Paolo ap. ai Romani (5,12.17-19)

TRA PARENTESI [ a LA FORMA BREVE (5,12.17-19)

[Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con íl peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.] Fino alla Legge infatti c'era

il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della tra­sgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. [Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'ob­bedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.]

Parola di Dio.  A - Rendiamo grazie a Dio.

Canto del Vangelo  Mt 4, 4b

Rit. - Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l'uomo, * ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Rit. - Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo  Mt 4, 1-11

 

Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal vangelo secondo Matteo.

A - Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e qua­ranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla boc­ca di Dio"». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore.

A - Lode a te o Cristo.

Omelia

 
   

PER RICHIAMARE IL CARATTERE BATTESIMALE DELLA QUARESIMA, RECI­TIAMO IL CREDO DEGLI APOSTOLI.

lo credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (INCHINO), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Abbiamo davanti a noi il cammino della Qua­resima, tempo prezioso, primavera dello Spirito, grande scuola della fede. Chiediamo al Signore che apra orecchi e cuori alla sua Parola, per giungere completamente trasformati alla santa Pasqua. Preghiamo insieme e diciamo:

Ascoltaci, o Signore.

1. O Signore, veglia sulla tua Chiesa, perché il cammino sinodale che sta vivendo sia occasione per vincere ogni resistenza all'incontro, al dialogo, al rinnovamento. Preghiamo. Rit.

2. O Signore, custodisci i governanti perché, vegliando sul proprio operato, non cedano all'e­goismo o al desiderio di potere, ma perseguano il bene con spirito di servizio. Preghiamo. Rit.

3. O Signore, sostieni chi lotta contro ogni tipo di dipendenza, perché possa scoprire nell'amore tuo e dei fratelli la forza per rinnovarsi. Preghiamo. Rit. 4.O Signore, abbi pietà di noi e delle nostre fragilità, perché sul tuo esempio sappiamo allontanare la tentazione di chiudere il cuore all'amore del Padre e impariamo ad abbandonarci a lui. Preghiamo. Rit.

MOMENTO DI SILENZIO O ALTRE INTENZIONI

C - O Signore, che ci offri un tempo propizio per trovare il vero senso della vita, fa' che tutti insieme, sulle orme di Gesù, camminiamo giorno per giorno verso la gioia pasquale. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo...

A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle...

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

ORAZIONE SULLE OFFERTE       (IN PIEDI)

C - Si rinnovi, o Signore, la nostra vita e con il tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio che santifica l'inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Prefazio I dom. di Quaresima  MR p.75

 

C - II Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Astenendo­si per

quaranta giorni dagli alimenti terreni, egli dedicò questo tempo quaresimale all'osservanza del digiuno e, vincendo tutte le insidie dell'antico tentatore, ci insegnò a dominare le suggestioni del male, perché, celebrando con spirito rinnovato il mistero pasquale, possiamo giungere alla Pasqua eterna. E noi, uniti alla moltitudine degli angeli e dei santi, cantiamo senza fine l'inno della tua lode:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Preghiera Eucaristica II MR p. 424

 

IL CELEBRANTE PUÒ SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA

C - Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità. Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito perché diventino per noi il Corpo e e il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. Egli, consegnandosi volontariamente alla passione, prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - Mistero della fede.

A - Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

C - Celebrando il memoriale della morte e risurre­zione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie

perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale. Ti preghiamo umil­mente: per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo. Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra e qui convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale: rendila perfetta nell'amore in unione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., i presbiteri e i diaconi. Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia, donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli, [san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i santi che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria.

Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro che sei nei cieli...

C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...     

A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio...

C - Ecco l'Agnello di Dio...

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione Mt 4,4

 

Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. Ci hai saziati, o Signore, con il pane del cielo che alimenta la fede, accresce la speranza e rafforza la carità: insegnaci ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

ORAZIONE SUL POPOLO

C - Inchinatevi per la benedizione.

Scenda, o Signore, sul tuo popolo l'abbondanza della tua benedizione, perché cresca la sua spe­ranza nella prova, sia rafforzato il suo vigore nella tentazione e gli sia donata la salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.  

A - Amen.

C - La Messa è finita: andate in pace.

A - Rendiamo grazie a Dio.

   

CANTI

   

SIGNORE, ASCOLTA

Rit. Signore, ascolta, Padre perdona! Fa' che vediamo il tuo amore.

1. A te guardiamo, Redentore nostro, da te speriamo gioia di salvezza, fa' che troviamo grazia di perdono. Rit.

2. Ti confessiamo ogni nostra colpa, riconoscia­mo ogni nostro errore e ti preghiamo: dona il tuo perdono. Rit.

GUARDA QUESTA OFFERTA

1. Guarda questa offerta, guarda noi, Signore, tut­to noi t'offriamo per unirci a te.

Rit. Nella tua messa la nostra messa, nella tua vita la nostra vita. (2 v.)

2. Che possiamo offrirti, nostro Creatore? Ecco il nostro niente: prendilo, Signor. Rit.

SIGNORE DIO IN TE CONFIDO

1. Signore Dio, in te confido: Tu sei speranza del mio cuor. Nell'ansie mie a te m'affido; vicino a te non ho timor.

Rit. In te fidente non cadrò; al gaudio eterno giungerò.

2. Tu sei mio gaudio, mia fortezza; del tuo amor non mi privar. Da te io spero la salvezza; non sia vano il mio sperar. Rit.

   
indietro INDICE LITURGIA ANNO A