DOMENICA 5°  DI QUARESIMA   26 marzo 2023  - Anno A  (22)

Alzati!

   

Anche noi, come Maria, Marta e Lazzaro, ci scon­triamo di continuo con la morte: la morte fisica di tante persone attorno a noi e il pensiero della nostra morte, ma anche le tante nostre "morti quotidiane", i progetti falliti, le persone tradite, i sogni infranti. Tante cose dolorose ci fanno un po' "morire dentro" giorno per giorno, a volte ci buttano a terra e non sappiamo se e come rialzarci.

In questi momenti ci chiediamo forse anche noi "ma non poteva far sì che costui non morisse?" No, il Signore non può far sì che non moriamo, che non ci scontriamo con le scelte sbagliate e con il nostro male, perché rispetta troppo la nostra dignità e le nostre scelte. Ma può farci risuscitare, ridarci vita e darcene in abbondanza.

Il cammino verso la Pasqua vuole questo per ognuno di noi: fare sì che il Signore ci incontri per ridarci vita, per farci rialzare e camminare con nuova speranza.

         
       

EUCARISTIA SORGENTE E VERTICE DELLA SINODALITÀ

L'Eucaristia è già, in sé stessa, "sorgente e vertice" del dinamismo sinodale della Chiesa. «La celebrazione liturgica e la preghiera sono vissute come una forza di unione e di mobilitazione delle energie umane e spirituali. È opinione prevalente che la preghiera favorisca la gioia di vivere e il senso di comunità, perché è vista come un punto di riferimento, un luogo di forza e un'oasi di pace. [...] i contributi sottolineano due modalità da sviluppare in vista di un cammino sinodale: l'unità della comunità e la gioia di vivere. Questo cammino passerebbe attraverso i grandi raduni liturgici (pelle­grinaggi...), per alimentare la pietà popolare, rinnovare la fede, nutrire il sentimento di appartenenza, e quindi accompagnare meglio i cristiani affinché testimonino il Vangelo della carità di fronte al co­munitarismo e al ripiegamento identitario, sempre più visibili e aggressivi» (CE Burkina Faso e Niger).

dal Documento per la tappa continentale (DTC) n. 89

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

ANTIFONA D'INGRESSO Sal 42,1-2

 

 Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa contro gente senza pietà; salvami dall'uomo ingiusto e malvagio perché tu sei il mio Dio e la mia difesa.

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.  

A - Amen.

C - Il Signore sia con voi.

A- E con il tuo Spirito.

(PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE)          

Atto penitenziale

C - Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucaristia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

PAUSA DI SILENZIO PER L'ESAME DI COSCIENZA

C - Signore, che fai passare dalla morte alla vita chi ascolta la tua parola,

 Kyrie, eleison.

A - Kyrie, eléison.

C - Cristo, che hai voluto essere innalzato da terra per attirarci a te,

Christe_ eleison.

A - Christe, eléison.

C - Signore, che ci sottoponi al giudizio della tua croce,

Kyrie, eleison.

A - Kyrie, eléison.

C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, per­doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

A - Amen.

COLLETTA

 

 

IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO".

C - Preghiamo.          (PAUSA DI PREGHIERA)
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché con la tua grazia possiamo camminare sempre in quella carità che spinse il tuo Figlio a consegnarsi alla morte per la vita del mondo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.          

A - Amen.

OPPURE:

Dio dei viventi, che hai manifestato la tua com­passione nel pianto di Gesù per l'amico Lazzaro, ascolta con benevolenza il gemito della tua Chiesa, e chiama a vita nuova coloro che stanno nelle te­nebre e nell'ombra di morte. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete.

Dal libro del profeta Ezechiele (37,12-14)

 Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

Parola di Dio.

A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Salmo 129 (130)

 

Rit. Il Signore è bontà e misericordia.

Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica. Rit.

Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere? Ma con te è il perdono: così avremo il tuo timore. Rit.

lo spero, Signore. Spera l'anima mia, attendo la sua parola. L'anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all'aurora. Rit.

Più che le sentinelle l'aurora, Israele attenda il Signore, perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. Rit.

   

Lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,8-11)

Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qual­cuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Parola di Dio.

A - Rendiamo grazie a Dio.

Canto del Vangelo  cf. Gv 11,25a.26

Rit. Lode e onore a te, Signore Gesù!

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore, chi crede in me non morirà in eterno.

Rit. Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo  Gv 1,1-45

Io sono la risurrezione e la vita.

 

(PUÒ ESSERE LETTA LA FORMA BREVE, IN QUESTO CASO SI TRALASCIA QUANTO POSTO TRA [ ]

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal vangelo secondo Giovanni.

A - Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, [un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.] Le sorelle man­darono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». [I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signo-re, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».] Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. [Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello.] Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispo­se Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «lo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». [Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro. Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei,] si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dis­sero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al se­polcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pie-tra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. lo sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberatelo e lasciatelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Parola del Signore.

A - Lode a te o Cristo.

Omelia

   

PER RICHIAMARE IL CARATTERE BATTESIMALE DELLA QUARESIMA, RECI­TIAMO IL CREDO DEGLI APOSTOLI.

lo credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (INCHINO), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO Può ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Con fede viva presentiamo al Signore la nostra preghiera, rendendoci interpreti del desiderio di giustizia e di pace, che sale da tutti gli uomini di buona volontà.

Preghiamo insieme e diciamo:

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera.

1. La chiesa, docile all'azione dello Spirito, si lasci avvolgere dalla luce del Padre, per illuminare il cammino degli uomini e delle donne del nostro tempo. Preghiamo. Rit.

2. Ascolta, o Padre, il grido delle nazioni oppresse e ferite dalla guerra: siano raggiunte dal tuo mes­saggio di salvezza che dona forza e consolazione. Preghiamo. Rit.

3. Per gli ammalati e le loro famiglie: nella paura e nel dolore, la vicinanza di una comunità premurosa rinnovi in loro la speranza in Cristo, vincitore della morte. Preghiamo. Rit.

4. Per noi qui presenti: illuminati dalla Parola di Dio e fortificati dal Pane di Vita ci lasciamo attrarre con cuore aperto dalla grazia della Pasqua. Pre­ghiamo. Rit.

MOMENTO DI SILENZIO O ALTRE INTENZIONI

C - La luce della tua verità, o Padre, ci faccia avan­zare sulla via della conversione e ci impedisca di lasciar cadere anche una sola delle tue parole. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo...

A - Benedetto nel secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle...

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

ORAZIONE SULLE OFFERTE       (IN PIEDI)

C - Dio onnipotente, esaudisci la nostra preghiera e dona ai tuoi fedeli, che hai illuminato con gli in­segnamenti della fede cristiana, di essere purificati dalla forza di questo sacrificio. Per Cristo nostro Signore.         

A - Amen.

Prefazio V dom. di Quaresima  MR p. 108

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Vero uomo come noi, egli pianse l'amico Lazzaro; Dio eterno, lo richiamò dal sepolcro; oggi estende a tutta l'umanità la sua misericordia, e con i santi misteri ci fa passare dalla morte alla vita. Per mezzo di lui ti adorano le schiere degli angeli e dei santi e contemplano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Preghiera Eucaristica II p. 424

 

LA PREGHIERA EUCARISTICA NON È RIPORTATA

C - Mistero della fede.

A - Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte, Signore, nell'attesa della tua venuta.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro...

C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...

A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

 

Antifona alla Comunione Gv  11,26

 

«Chiunque vive e crede in me non morirà in eterno», dice il Signore.

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. Dio onnipotente, fa' che rimaniamo sempre membra vive di Cristo, noi che comuni­chiamo al suo Corpo e al suo Sangue. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen.

 

 

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

ORAZIONE SUL POPOLO

C - Inchinatevi per la benedizione.

Benedici, o Signore, il tuo popolo, che attende il dono della tua misericordia, e porta a compimento i desideri che tu stesso hai posto nel suo cuore. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

C - La Messa è finita: andate in pace.

A - Rendiamo grazie a Dio. 

   

CANTI

   

DONACI, SIGNOR, UN CUORE NUOVO

Rit. Donaci, Signor, un cuore nuovo; poni in noi, Signor, uno spirito nuovo.

1. Ecco, verranno giorni, così dice il Signore, e con­cluderò con la casa di Israele una nuova alleanza. Rit.

2. Metterò la mia legge in loro e la scriverò nei loro cuori. Rit.

3. lo sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo. Rit.

A TE NOSTRO PADRE

Rit. A te, nostro Padre e nostro Signor, pane e vino oggi noi offriam sull'altar.

1. Grano, diverrai vivo pane del cielo, cibo per nutri­re l'alma fedel. Rit.

2. Vino, diverrai vivo sangue di Cristo, fonte che dis­seta l'arsura del cuor. Rit.

DOLCE SIGNORE

1. Dolce Signore, nostro Salvatore, e tristemente tra­dito e abbandonato, noi peccatori ti abbiamo ama­reggiato: pietà, Signore!

2. Dolce Signore, ora muori in croce, e la tua croce dà vita al mondo intero. Noi ti preghiamo, o nostro Salvatore: pietà, Signore!

SANTA MARIA DEL CAMMINO

1. Mentre trascorre la vita, solo tu non sei mai: / San­ta Maria del cammino sempre sarà con te.

Rit. Vieni o Madre, in mezzo a noi, vieni Maria quag­giù: cammineremo insieme a te, verso la libertà.

2. Quando qualcuno ti dice: «Nulla mai cambierà», / lotta per un mondo nuovo, lotta per la verità!. Rit.

   
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