 |
|
Passione di nostro Signore
Gesù Cristo secondo Matteo.
C In quel tempo, uno dei
Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: A
«Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». C E quelli gli
fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione
propizia per consegnare Gesù.
Istituzione dell'Eucaristia
C Il primo giorno degli Azzimi, i
discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: F «Dove vuoi che
prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». C Ed egli
rispose:
#
«Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo
è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». C I discepoli
fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la
sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano disse:
#
«In verità io vi dico, uno di voi mi
tradirà». C Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a
domandargli: F «Sono forse io, Signore?». C Ed egli rispose:
#
«Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà.
II Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a
quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per
quell'uomo se non fosse mai nato!». C Giuda, il traditore, disse: A «Rabbì,
sono forse io?». C Gli rispose: ç «Tu l'hai detto». C Ora, mentre
mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e,
mentre lo dava ai discepoli disse:
#
«Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». C Poi prese il calice, rese
grazie e lo diede loro, dicendo:
#
«Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, che è
versato per molti per il perdono dei peccati. lo vi dico che d'ora in
poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò
nuovo con voi, nel regno del Padre mio». C Dopo aver cantato l'inno,
uscirono verso il monte degli Ulivi.
Il rinnegamento
C Allora Gesù disse loro:
#
«Questa notte per tutti voi sarà motivo di scandalo. Sta scritto
infatti: "Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del
gregge". Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». C Pietro
gli disse: A «Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi
scandalizzerò mai». C Gli disse Gesù: ç «In verità ti dico: questa
notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». C Pietro
gli rispose: A «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». C
Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli. Allora Gesù andò con loro
in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli:
#
«Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». C E, presi con sé Pietro e
i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse
loro: ç «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate
con me». C Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava,
dicendo:
#
«Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come
voglio io, ma come vuoi tu!».
L'agonia
C Poi venne dai discepoli e li trovò
addormentati. E disse a Pietro:
#
«Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate
e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la
carne è debole». C Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo:
#
«Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva,
si compia la tua volontà». C Poi venne e li trovò di nuovo addormentati,
perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, si allontanò di
nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si
avvicinò ai discepoli e disse loro:
#
«Dormite pure e riposatevi! Ecco, l'ora è vicina e il Figlio dell'uomo
viene consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui
che mi tradisce è vicino».
L'arresto
C Mentre ancora egli parlava, ecco
arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e
bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. II
traditore aveva dato loro un segno, dicendo: A «Quello che bacerò, è
lui; arrestatelo!». C Subito si avvicinò a Gesù e disse: A «Salve, Rabbì!».
C E lo baciò. E Gesù gli disse: ç «Amico, per questo sei qui!». C Allora
si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed
ecco, uno di quelli che erano con Gesù, impugnò la spada, la estrasse e
colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio. Allora Gesù
gli disse:
#
«Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la
spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre
mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di
angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali
così deve avvenire?». C In quello stesso momento Gesù disse alla folla:
#
«Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni.
Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Ma
tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti».
C Allora tutti i discepoli, lo abbandonarono e fuggirono.
Davanti a Caifa
C Quelli che avevano
arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il
quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Pietro intanto lo
aveva seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote; entrò e
stava seduto tra i servi, per vedere come sarebbe andata a finire. I
capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza
contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si
fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono
due, che affermarono: A «Costui ha dichiarato: "Posso distruggere il
tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni"». C Il sommo sacerdote si
alzò e gli disse: A «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro
contro di te?». C Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: A
«Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il
Figlio di Dio». # «Tu l'hai detto, C gli rispose Gesù; # anzi io vi
dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della
Potenza e venire sulle nubi del cielo». C Allora il sommo sacerdote si
stracciò le vesti dicendo: A «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora
di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». C E
quelli risposero: F «E reo di morte!». C Allora gli sputarono in faccia
e lo per-cossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: F «Fa' il profeta
per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?».
Pietro rinnega Gesù
C Pietro intanto se ne stava
seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinò e disse: A
«Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». C Ma egli negò davanti a tutti
dicendo: A «Non capisco che cosa dici». C Mentre usciva verso l'atrio,
lo vide un'altra serva e disse ai presenti: A «Costui era con Gesù, il
Nazareno». C Ma egli negò di nuovo, giurando: A «Non conosco
quell'uomo». C Dopo un poco, i presenti si avvicinarono e dissero a
Pietro: F «E vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo accento ti
tradisce!». C Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: A«Non
conosco quell'uomo»!». C E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò
della parola di Gesù, che aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi
rinnegherai tre volte» . E, uscito fuori, pianse amaramente.
Gesù consegnato a Pilato
C Venuto il mattino, tutti i
capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro
Gesù per farlo morire. Poi, lo misero in catene, lo condussero via e lo
consegnarono al governatore Pilato.
Disperazione di Giuda
C Allora Giuda - colui che
lo tradì -, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso,
riportò le trenta monete d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani,
dicendo: A «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». C Ma quelli
dissero: F «A noi che importa? Pensaci tu!». C Egli allora, gettate le
monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. I capi
dei sacerdoti, raccolte le monete, dissero: F «Non è lecito metterle nel
tesoro, perché sono prezzo di sangue». C Tenuto consiglio comprarono
esse il "Campo del vasaio" per la sepoltura degli stranieri. Perciò di
sangue" fino al giorno d'oggi. Allora si compì quanto era stato detto
per mezzo del profeta Geremia: «E presero trenta monete d'argento, il
prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato dai figli d'Israele, e le
diedero per il Campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore».
[INIZIO FORMA BREVE]
Davanti a Pilato
C Gesù intanto comparve
davanti al governatore, e il governatore l'interrogò dicendo: A «Sei tu
il re dei Giudei?». C Gesù rispose: ç «Tu lo dici». C E mentre i capi
dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla. Allora
Pilato gli disse: A «Non senti quante testimonianze portano contro
dite?». C Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il
governatore rimase assai stupito. A ogni festa, il governatore era
solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta.
In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciò,
alla gente che si era radunata, Pilato disse: A «Chi volete che io
rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?». C
Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. Mentre
egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: A «Non avere a
che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto
turbata per causa sua». C Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani
persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il
governatore domandò loro: A «Di questi due, chi volete che io rimetta in
libertà per voi?». C Quelli risposero: F «Barabba!». C Chiese loro
Pilato: A «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». C Tutti
risposero: F «Sia crocifisso!». C Ed egli disse: A «Ma che male ha
fatto?». C Essi allora gridavano più forte. F «Sia crocifisso!». C
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava,
prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: A «Non
sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». C E tutto il
popolo rispose: F «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». C
Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare
Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
La tortura
C Allora i soldati del
governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta
la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto,
intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero
una canna nella mano destra. Poi inginocchiandosi davanti a lui, lo
deridevano: F «Salve, re dei Giudei!». C Sputandogli addosso, gli
tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso,
lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo
condussero via- per crocifiggerlo.
Sul Calvario
C Mentre uscivano,
incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a
portare la sua croce. Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa
"luogo del cranio", gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli
lo assaggiò, non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le
sue vesti, tirandole a sorte. Poi, sedutisi, gli face-vano la guardia.
AI di sopra del suo capo, posero il motivo scritto della sua condanna:
"Costui è Gesù, il re dei Giudei". Insieme a lui vennero crocifissi due
ladroni, uno a destra e uno a sinistra. Quelli che passavano di lì lo
insultavano, scuotendo il capo e dicendo: F «Tu che distruggi il tempio
e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di
Dio e scendi dalla croce!». C Così anche i capi dei sacerdoti, con gli
scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: F «Ha salvato
altri e non può salvare se stesso! E il re d'Israele; scenda ora dalla
croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se
gli vuoi bene. Ha detto infatti: "Sono Figlio di Dio!"». C Anche i
ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
La morte di Gesù
C A mezzogiorno si fece buio
su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù
gridò a gran voce: # «Eli, Elì, lemà sabactàni?», C che significa: #
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». C Udendo questo, alcuni
dei presenti dicevano: F «Costui chiama Elia». C E subito uno di loro
corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna
e gli dava da bere. Gli altri dicevano: F «Lascia! vediamo se viene Elia
a salvarlo!». C Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
CI SI METTE IN GINOCCHIO PER
UN MOMENTO DI SILENZIO E RIFLESSIONE.
C Ed ecco, il velo del
tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si
spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano
morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione,
entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli
che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di
quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: F
«Davvero costui era Figlio di Dio!».
[FINE FORMA BREVE]
C Vi erano là anche molte
donne, che osservava-no da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla
Galilea per servirlo. Tra queste c'erano Maria di Magdala, Maria madre
di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.
Gesù viene deposto nella
tomba
C Venuta la sera, giunse un
uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato
discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di
Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe, prese il
corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro
nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande
pietra all'entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla
tomba, c'erano Maria di Magdala e l'altra Maria. Il giorno seguente,
quello dopo la Parascève, si riunirono presso Pilato i capi dei
sacerdoti e i farisei, dicendo: F «Signore, ci siamo ricordati che
quell'impostore, mentre era vivo, disse: "Dopo tre giorni risorgerò".
Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché
non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: "E
risorto dai morti". Così quest'ultima impostura sarebbe peggiore della
prima!». C Pilato disse loro: A «Avete le guardie: andate e assicurate
la sorveglianza come meglio credete». C Essi andarono e, per rendere
sicura la tomba, sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.
Parola del Signore. A -
Lode a te, o Cristo. |
Preghiera Eucaristica II
MR p.424 |
|
IL
CELEBRANTE Può SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA
C -
Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità. Ti preghiamo:
santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito perché diventino
per noi il Corpo e o il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. Egli,
consegnandosi volontariamente alla passione, prese il pane, rese grazie,
lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:
PRENDETE, E
MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.
I Allo
stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, di nuovo ti rese grazie,
lo diede ai suoi discepoli e disse:
PRENDETE, E
BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA
ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO
IN MEMORIA DI ME.
C - Mistero
della fede.
A - Tu ci
hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore
del mondo.
C -
Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti
offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti
rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a
compiere il servizio sacerdotale. Ti preghiamo umilmente: per la
comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca
in un solo corpo. Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la
terra e qui convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha
resi partecipi della sua vita immortale: rendila perfetta nell'amore in
unione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., i presbiteri e i
diaconi. Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono
addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua
misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di
noi tutti abbi misericordia, donaci di aver parte alla vita eterna,
insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo
sposo, gli apostoli [, san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i
santi che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio
canteremo la tua lode e la tua gloria. Per Cristo, con Cristo e in
Cristo a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni
onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.
A - Amen. |
|
|
Dalla
celebrazione di questa domenica "delle Palme" e della Passione del
Signore, fino a tutta la domenica di Pasqua, siamo invitati a seguire
Gesù, quasi ora dopo ora, negli eventi della sua ultima Pasqua a
Gerusalemme.
Nei primi tre giorni della
Settimana Santa, in molte chiese c'è l'adorazione solenne, chiamata
"delle quaranta ore".
Il Giovedì Santo si celebrano
soltanto la Messa Crismale e la Messa nella Cena del Signore; non ci
sono altre messe neanche per i funerali.
Al
mattino, alle ore 9, Messa Crismale nella chiesa Cattedrale: il
Vescovo celebra l'Eucarestia con i sacerdoti della Diocesi. C'è la
benedizione degli Oli Santi: l'Olio dei Catecumeni, per l'unzione prima
del Battesimo; l'Olio degli Infermi per l'unzione dei malati; il Santo
Crisma per l'unzione dopo il battesimo, l'unzione dei cresimandi e dei
sacerdoti. I sacerdoti rinnovano le loro promesse sacerdotali. Sono
presenti i diaconi, i ministri straordinari della Comunione, le
religiose, i religiosi, ministranti e rappresentanze di laici.
Il Triduo Pasquale
• GIOVEDÌ SANTO
Alla sera -
SANTA MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE. Inizio del Triduo Pasquale, centro
di tutto l'anno liturgico. Vengono rievocati gli avvenimenti dell'Ultima
Cena, dell'istituzione dell'Eucarestia e del Sacerdozio. All'inizio
vengono portati processionalmente gli Oli Santi. Dopo l'annuncio della
Parola c'è la lavanda dei piedi e la consegna dei frutti della colletta
quaresimale "Un pane per amor di Dio". Al termine della Messa
l'Eucarestia viene portata all'altare della reposizione; i fedeli sono
invitati a sostare in adorazione.
• VENERDÌ SANTO
CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE.
Giorno
penitenziale di digiuno ed astinenza dalle carni. La celebrazione inizia
con la lettura della Parola di Dio. Segue l'orazione universale. Viene
poi presentata ai fedeli la Croce: essi si accostano in segno di
adorazione e la baciano. La distribuzione dell'Eucarestia conclude il
rito.
• SABATO SANTO
IL GRANDE
SILENZIO. In questo giorno non ci sono celebrazioni liturgiche. È il
giorno in cui il Figlio di Dio discende agli inferi e illumina tutta
l'oscurità della morte. Prosegue il digiuno (facoltativo). La Chiesa
vive l'attesa della Risurrezione.
• PASQUA NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE
VEGLIA
PASQUALE che deve essere celebrata nella notte, più tardi di ogni altra
celebrazione vespertina, non prima delle 21. In essa la Chiesa celebra
l'annuncio fondamentale della sua fede: "Cristo è risorto!". La solenne
liturgia prevede quattro momenti.
- La
liturgia della luce. Benedizione del fuoco nuovo, accensione del
cero pasquale ed ingresso, nella chiesa buia, con il segno della luce:
"Cristo Luce del mondo!". Viene cantato l'annuncio pasquale "Exultet".
- La
liturgia della parola. Diverse letture bibliche rievocano i fatti
salienti della storia della Salvezza. Prima della proclamazione del
Vangelo della Risurrezione le campane (mute dalla sera del giovedì
santo) annunciano, nel loro concerto di festa, l'Evento pasquale.
- La
liturgia battesimale. Benedizione dell'acqua battesimale,
amministrazione (molto opportuna) dei Battesimi, rinnovazione delle
promesse battesimali dei fedeli.
- La
liturgia eucaristica. Il culmine della celebrazione pasquale: Cristo
risorto è vivo in mezzo al suo popolo, si offre al Padre, diventa cibo
nel cammino della vita.
DOMENICA DI
PASQUA: "Questo è il giorno di Cristo Signore, alleluja, alleluja!". Il
Signore è risorto! Da oggi, per cinquanta giorni, la Chiesa celebra il
fondamento della sua fede. |
|
|
OSANNA AL FIGLIO DI DAVID (Ldp 258 o 195)
Rit. -
Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor.
Apritevi, o
porte eterne / avanzi il Re della gloria,/ adorin cielo e terra /
l'eterno suo poter.
Rit. -
Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor.
LE FOLLE DEGLI EBREI
Antifona -
Le folle degli Ebrei, portando rami d'ulivo, andavano al Signore e
acclamavano a gran voce: Osanna nell'alto del cieli.
OPPURE, IN
GREGORIANO:
Pueri
Hebraeorum portantes ramos olivarum, obviaverunt Domino, clamantes et
dicentes: Hosanna in excelsis.
QUEST'ANTIFONA
SI PUÒ, EVENTUALMENTE, ALTERNARE CON LE STROFE DEL SALMO 23.
Del Signore
è la terra e quanto contiene, * l'universo e i suoi abitanti. E lui che
l'ha fondata sui mari " e sui fiumi l'ha stabilita. Rit.
Chi salirà
il monte del Signore? * Chi starà nel suo luogo santo? Chi ha mani
innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, * chi non giura a
danno del suo prossimo. Rit.
Egli
otterrà benedizione dal Signore, * giustizia da Dio sua salvezza. Ecco
la generazione che lo cerca, " che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Rit. Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, * ed
entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? " Il Signore
forte e potente, il Signore potente in battaglia. Rit.
Sollevate,
porte i vostri frontali, alzatevi porte antiche, * ed entri il re della
gloria. Chi è questo re della gloria? " Il Signore degli eserciti è il
re del-la gloria. Rit.
Antifona -
Le folle degli Ebrei lungo la strada stendevano i mantelli, e
acclamavano a gran voce: Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui che
viene nel nome del Signore.
CHRISTUS VINCIT (Ldp
105)
Christus
vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat!
Tempora
bona veniant, pax Christi veniat, Regnum Christi veniat!
Christus
vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat!
GLORIA A CRISTO (LdP 52 o 48)
1. Gloria a
Cristo, splendore eterno del Dio vivente! Rit. - Gloria a te, Signor!
2. Gloria a
Cristo, sapienza eterna del Dio vivente!
3. Gloria a
Cristo, Parola eterna del Dio vivente!
4. Gloria a
Cristo, che illumina e guida i figli di Dio!
5. Gloria a
Cristo, venuto nel mondo a nostra salvezza!
6. Gloria a
Cristo, che muore e risorge per tutti i fratelli!
LAUDA SION SALVATOREM (F. Caudana)
Lauda,
Sion, Salvatorem, lauda ducem et pasto-rem, in hymnis et canticis.
Sit laus
piena, sit sonora, sit jucunda, sit decora mentis iubilatio.
Christus
vincit, Christus regnat, Christus imperat! (bis)
SIGNORE DIO (LdP 299 o 226)
1. Signore
Dio in te confido: tu sei speranza del mio cuor. Nell'ansie mie a te
m'affido; vicino a te non ho timor.
Rit. - In
te fidente non cadrò; al gaudio eterno giungerò.
2. Tu sei
mio gaudio, mia fortezza, del tuo amor non mi privar. Da te io spero la
salvezza; non sia vano il mio sperar. Rit.
DOLCE SIGNORE (LdP 298 o 225)
Dolce
Signore, nostro Salvatore, e tristemente tra-dito e abbandonato, noi
peccatori ti abbiamo amareggiato: pietà, Signore!
Dolce
Signore, mite e innocente, e duramente colpito e flagellato, noi
peccatori ti abbiamo tormentato: pietà, Signore!
NELL'ULTIMA GRAN CENA (LdP 308 o 236)
1.
Nell'ultima gran cena, la notte che, tradito, ti vide, redentor, a noi
tuo Sangue e Corpo donasti in sacrificio nel tempo fino al tuo tornar.
2. Memoria
della morte e di risurrezione è segno di unità; ci colma d'ogni grazia,
ci dà pegno di gloria, è sacramento di pietà.
|