DOMENICA 4°  DI QUARESIMA   27 marzo 2022  - Anno C  (23)

Ambasciatori di riconciliazione

   

Quando riceviamo un dono, una grazia, un ta­lento, non possiamo restare indifferenti. Vogliamo dire "grazie" e contraccambiare o mettere a frutto quanto ci è stato donato.

Dio ci ha fatto un dono, ha fatto nascere cose nuove - ci dice San Paolo - "ci ha riconciliati con sé mediante Cristo" e questo non può lasciarci in­differenti. Assieme alla riconciliazione ci ha affidato un compito: condividerla con gli altri.

Fatta esperienza della presenza del Signore siamo chiamati a diventare anche noi presenza del Signore nella vita degli altri. Siamo "ambasciatori" di riconciliazione, ambasciatori di misericordia, strumenti nelle mani del Signore per raggiungere con il suo perdono e la sua grazia le sorelle e i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.

         
       

I TRE "ATTORI" IN GIOCO, IERI E OGGI

Gesù, la folla nella sua varietà, gli apostoli: ecco l'immagine e il mistero da contemplare e ap­profondire continuamente perché la Chiesa sempre più diventi ciò che è.

Nessuno dei tre attori può uscire di scena. Se viene a mancare Gesù e al suo posto si insedia qualcun altro, la Chiesa diventa un contratto fra gli apostoli e la folla, il cui dialogo finirà per seguire la trama del gioco politico. Senza gli apostoli, autorizzati da Gesù e istruiti dallo Spirito, il rapporto con la verità evangelica si interrompe e la folla rimane esposta a un mito o una ideologia su Gesù, sia che lo accolga sia che lo rifiuti. Senza la folla, la relazione degli apostoli con Gesù si corrompe in una forma settaria e autoreferenziale della religione, e l'evangelizzazione perde la sua luce, che promana dalla rivelazione di sé che Dio rivolge a chiunque, direttamente, offrendogli la sua salvezza.

(dal Documento preparatorio al Sinodo)

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

ANTIFONA D'INGRESSO   Cf Is 66,10-11

 

Rallégrati, Gerusalemme, e voi tutti che l'amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza: saziatevi dell'abbondanza della vostra consolazione.

 

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - Il Signore, ricco di misericordia, sia con tutti voi.

A - E con il tuo Spirito.

PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE 

Atto penitenziale

C - Fratelli e sorelle, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

PAUSA DI SILENZIO

TUTTI - Confesso a Dio onnipotente e a voi, fra­telli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (CI SI BATTE IL PETTO) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.  E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, per­doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

A - Amen.

IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO".

COLLETTA

 

 

COLLETTA - C - Preghiamo.          (PAUSA DI PREGHIERA)

O Padre, che per mezzo del tuo Figlio operi mira­bilmente la redenzione del genere umano, concedi al popolo cristiano di affrettarsi con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina. Per il nostro Signore Gesù Cristo...  

A - Amen.

OPPURE'

O Padre, che in Cristo crocifisso e risorto offri a tutti i tuoi figli l'abbraccio della riconciliazione, donaci la grazia di una vera conversione, per celebrare con gioia la Pasqua dell'Agnello. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.          

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.

Dal libro di Giosuè     5,9a.10-1

In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l'infamia dell'Egitto». Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pa­squa al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico. Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrusto­lito in quello stesso giorno. E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell'anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.

Parola di Dio. 

A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Salmo 33 (34)

 

Rit. - Gustate e vedete com'è buono il Signore. Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. lo mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Rit.

Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. Rit.

Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signo­re lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. Rit.

   

Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi   5,17-21

Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non im­putando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

Parola di Dio. 

A - Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo Lc 15,18

Lode e onore a te, Signore Gesù! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te. Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo Lc 15,1-3.11-32

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita. NNNNN

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal Vangelo secondo Luca.

A - Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pub­blicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande care­stia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, met­tetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e faccia­mo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».

Parola del Signore.     

A - Lode a te o Cristo.

Omelia

   

VIENE PROPOSTO COME PROFESSIONE DI FEDE IL CREDO DETTO "DEGLI APOSTOLI".

lo credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Fi­glio, nostro Signore, (INCHINO), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; di-scese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen,

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Fratelli e sorelle, in questo tempo di Quaresima lasciamoci riconciliare con Dio, nella consapevo­lezza dei nostri limiti e della grandezza della sua misericordia. Preghiamo insieme dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

1. Per una Chiesa unita: attraverso il dialogo e il confronto sappia adempiere efficacemente alla sua missione evangelizzatrice. Preghiamo. Rit.

2. Per tutti coloro che si trovano in carcere: sia preservata e valorizzata la loro dignità di uomini, perché, con una guida e un sostegno adeguati, possa fiorire nei loro cuori un desiderio di rinno­vamento. Preghiamo. Rit.

3. Illumina la strada, o Padre, a tutte le persone che ti cercano e muovono i primi passi verso l'incontro con te: rigenerati dal tuo amore, possano divenire "nuove creature" in Cristo tuo Figlio. Preghiamo. Rit.

4. Per tutti noi: all'interno della comunità ognuno sappia sentirsi partecipe delle vicende dei fratelli perché le relazioni crescano, arricchite dalla con­divisione delle sofferenze così come delle gioie. Preghiamo. Rit.

ALTRE INTENZIONI O MOMENTO DI SILENZIO

C - O Dio, che rigeneri l'uomo con la tua miseri­cordia, spezza le catene della nostra libertà ferita e guidaci nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo. Dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane... questo vino...

A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre onnipotente.

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

SULLE OFFERTE     (IN PIEDI)
C - Ti presentiamo con gioia, o Signore, i doni della redenzione eterna: concedi a noi di venerarli con fede e di offrirli degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.    

A - Amen.

Prefazio di Quaresima I 

 MR p. 340

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. A - E cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta, nostro do­vere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onni­potente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai mi­steri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Preghiera euc. della Riconciliazione li MR p. 494

 

IL CELEBRANTE PUÒ SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA

C - Padre onnipotente, noi ti benediciamo per Gesù Cristo, Figlio tuo, venuto nel tuo nome: egli è per tutti la Parola che salva, la mano che tendi ai peccatori, la via che ci guida alla tua pace. Quando ci siamo allontanati da te a causa del peccato, tu ci hai riconciliati per mezzo del tuo Figlio, consegnato alla morte per noi, perché, nuovamente rivolti a te, ci amassimo gli uni gli altri come lui ci ha amati. Per questo mistero di riconciliazione ti supplichiamo: santifica questi doni con l'effusione del tuo Spirito perché diventino il Corpo e e il Sangue del tuo Figlio, che ci ha comandato di celebrare questi misteri. Egli, venuta l'ora di dare la vita per la nostra liberazione, mentre cenava, prese il pane nelle sue mani, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Allo stesso modo, in quella sera, prese nelle sue mani il calice della benedizione e, confessando la tua misericordia, lo diede ai suoi discepoli e disse: PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - Mistero della fede.

A - Annunciamo la tua morte, Signore, proclamia­mo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta.

C - Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti offriamo, o Padre, il sacrificio della perfetta riconciliazione che egli ci ha lasciato come pegno del suo amore e che tu stesso hai posto nelle nostre mani. Ti preghiamo umilmente, Padre santo: accetta anche noi con l'offerta del tuo Figlio e nella partecipazione a questo convito di salvezza donaci il suo Spirito, perché sia tolto ogni ostacolo sulla via della concordia. Egli renda la tua Chiesa segno di unità tra gli uomini e strumento della tua pace, e ci custodisca in comunione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., il collegio episcopale e l'intero tuo popolo. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e le nostre sorelle che si sono addormentati nel Signore, e tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede. Tu che ci hai convocati intorno alla mensa del tuo Figlio, raccogli in unità gli uomini di ogni stirpe e di ogni lingua, insieme con la Vergine Maria, gloriosa Madre di Dio, con gli apostoli e tutti i santi, nel convito della Gerusalemme nuova, dove splende la pienezza della tua pace, in Cristo Gesù, Signore nostro.

Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro...

C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...     

A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio...

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione Lc 15,32

 

Figlio, bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa' risplendere su di noi la luce della tua grazia, perché i nostri pensieri siano conformi alla tua sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

ORAZIONE SUL POPOLO

C - Custodisci, o Signore, coloro che ti supplicano, sorreggi chi è fragile, vivifica sempre con la tua luce quanti camminano nelle tenebre del mondo e concedi loro, liberati da ogni male, di giungere ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio  e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.  

A - Amen.

C - Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace.          

A - Rendiamo grazie a Dio

   

CANTI

   

RALLEGRATI, GERUSALEMME

Rit. Rallegrati, Gerusalemme, accogli i tuoi figli nelle tue mura.

Esultai quando mi dissero: "Andiamo alla casa del Signore". Ed ora stanno i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme. Rit.

Gerusalemme, riedificata come città, ricostruita compatta! Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore. Rit.

Sia gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo: a chi era, è e sarà nei secoli il Signore. Rit.

GUARDA QUESTA OFFERTA

1. Guarda questa offerta, guarda noi, Signore, tutto noi t'offriamo per unirci a te.

Rit. - Nella tua messa la nostra messa, nella tua vita la nostra vita. (2 v.)

2. Che possiamo offrirti, nostro Creatore? Ecco il nostro niente: prendilo, Signor. Rit.

SIGNORE, ASCOLTA

Rit. Signore, ascolta, Padre perdona! Fa' che ve­diamo il tuo amore.

1. A te guardiamo, Redentore nostro, da te speria­mo gioia di salvezza, fa' che troviamo grazia di per­dono. Rit.

2. Ti confessiamo ogni nostra colpa, riconosciamo ogni nostro errore e ti preghiamo: dona il tuo per­dono. Rit.

3. O buon Pastore, tu che dai la vita; Parola cer­ta, Roccia che non muta: perdona ancora, con pie­tà infinita. Rit.

   
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