DOMENICA 1°  DI QUARESIMA   6 marzo 2022  - Anno C  (20)

Una preghiera senza meriti

   

"Mio padre era un Arameo errante": quale since­rità, quale lucidità, quale coraggio in queste parole che iniziano la preghiera indicata da Mosè e che ogni israelita doveva recitare accompagnando la propria offerta al Signore.

È una preghiera sincera che non rincorre origini gloriose, non avanza chissà quali pretese, non si rifà a crediti accumulati, ma ricorda la fragilità e la povertà delle proprie origini. Coglie l'occasione per esaltare la grandezza e la generosità di Dio, che non ha mancato di far diventare quel "Arameo errante" una grande nazione, di cui si è preso cura con mano potente e braccio teso.

La nostra preghiera ci ricordi che non abbiamo meriti da avanzare, ma possiamo confidare nella generosità premurosa del Signore, che oggi come ieri non viene meno.

         
       

IN CAMMINO INSIEME PER UNA CHIESA SINODALE

Papa Francesco ha impegnato tutte la Chiese diocesane del mondo in un cammino sinodale in vista del Sinodo dei Vescovi del 2023 dal titolo "Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipa­zione, missione".

Siamo nella prima fase del cammino sinodale, il cui scopo è favorire un ampio processo di con­sultazione per raccogliere la ricchezza delle esperienze di sinodalità vissuta, nelle loro differenti articolazioni e sfaccettature, coinvolgendo i Pastori e i Fedeli delle Chiese particolari a tutti i diversi livelli, attraverso i mezzi più adeguati secondo le specifiche realtà locali. Lo scopo del Sinodo non è produrre documenti, ma «far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un'alba di speranza, imparare l'uno dall'altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani».

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

ANTIFONA D'INGRESSO (Sal 90,15-16)

 

Mi invocherà e io gli darò risposta; nell'angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza.

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi.

A - E con il tuo Spirito.

PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE

Rito dell'aspersione    MR p. 989

SI PROPONE IL RITO DELL'ASPERSIONE.

C - Fratelli e sorelle carissimi, supplichiamo il Si­gnore Dio nostro perché benedica quest'acqua, da lui creata, con la quale saremo aspersi in memoria del nostro Battesimo. Il Signore ci rinnovi interior­mente per essere sempre fedeli allo Spirito Santo che ci è stato dato in dono.

TUTTI PREGANO PER QUALCHE MOMENTO IN SILENZIO. QUINDI IL CELEBRANTE, A MANI GIUNTE, PROSEGUE:

C - Signore Dio onnipotente, fonte e origine della vita, benedici e quest'acqua con la quale saremo aspersi, fiduciosi di ottenere il perdono dei peccati, la difesa da ogni malattia e dalle insidie del maligno, e la grazia della tua protezione. Nella tua misericor­dia donaci, o Signore, una sorgente di acqua viva che zampilli per la vita eterna, perché, liberi da ogni pericolo dell'anima e del corpo, possiamo venire a te con cuore puro. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

IL CELEBRANTE ASPERGE IL POPOLO. INTANTO SI RECITA L'ANTIFONA:

Aspergimi, o Signore, con rami di issòpo, e sarò puro; lavami, e sarò più bianco della neve.

OPPURE SI PUÒ CANTARE:

Donaci, Signor, un cuore nuovo; poni in noi, Si­gnor, uno spirito nuovo.

1. Ecco, verranno giorni, così dice il Signore, e con­cluderò con la casa di Israele una nuova alleanza. Rit.

2. Metterò la mia legge in loro e la scriverò nei loro cuori. Rit.

C - Dio onnipotente ci purifichi dai peccati e per questa celebrazione dell'Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno nei secoli dei secoli.      

 A - Amen.

IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO".

COLLETTA

 

 

C - Preghiamo.          (PAUSA DI PREGHIERA)

O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di que­sta Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimo­niarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.          

A - Amen.

OPPURE:

C - Signore misericordioso, che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo, tendi verso di noi la tua mano, perché, nutriti con il pane della Parola e fortificati dallo Spirito, vinciamo le seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Professione di fede del popolo eletto.

Dal libro del Deuteronomio (26,4-10)

Mosè parlò al popolo e disse: «Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davan­ti all'altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: "Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano po­tente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in que­sto luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato". Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti pro­strerai davanti al Signore, tuo Dio».

Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Salmo 90 (91)

 

Rit. - Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.

Chi abita al riparo dell'Altissimo passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente. lo dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio in cui confido». Rit.

Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie. Rit.

Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra. Calpesterai leoni e vipere, schiaccerai leoncelli e draghi. Rit.

«Lo libererò, perché a me si è legato, lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e io gli darò risposta; nell'angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso». Rit.

   

Professione di fede di chi crede in Cristo

Dalla lettera di s. Paolo ap. ai Romani (10,8-13)

 Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la profes­sione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Si­gnore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo in­vocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo         Mt 4,4

Rit. - Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l'uomo, * ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Rit. - Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo  Lc 4, 1-13

Gesù fu guidato dallo spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal Vangelo secondo Luca.

A - Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vi­vrà l'uomo"». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli ri­spose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «E stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato. Parola del Signore. A - Lode a te o Cristo.

Omelia

   

VIENE PROPOSTO COME PROFESSIONE DI FEDE IL CREDO DETTO "DE-GLI APOSTOLI".

lo credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Fi­glio, nostro Signore, (INCHINO), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; di-scese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen,

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Ci affidiamo a te, Dio nostro Padre, all'inizio di questo tempo di Quaresima. Tu che disponi i nostri cuori a celebrare i misteri della morte e risurrezione del suo Figlio Gesù, ascolta ora le nostre preghiere: Preghiamo insieme e diciamo:

Ascoltaci, o Signore.

1. La Chiesa di Dio rinnovi la sua adesione ad uno stile di vita sobrio e povero. Preghiamo. Rit.

2. Per i volontari e i professionisti che si dedicano alla cura dei fratelli più deboli: possano nel loro servizio sentire la vicinanza di un Dio che custo­disce e ha cura di tutti coloro che lo invocano. Preghiamo. Rit.

3. Per coloro che, attratti dall'illusione di una facile serenità, cadono in abitudini dannose per la pro­pria salute fisica o spirituale: il Signore conceda loro la forza di allontanarle e di ritrovare una pace autentica. Preghiamo. Rit.

4. Nella nostra partecipazione alla Liturgia sappia­mo aver cura dei gesti concreti che compiamo, perché siano realmente segno e parte fondamenta­le della nostra esperienza religiosa. Preghiamo. Rit.

ALTRE INTENZIONI PARTICOLARI O MOMENTO DI SILENZIO

C - Mettiamo nelle tue mani, o Padre, le preghiere che ti abbiamo rivolto, assieme ai desideri e alle speranze che portiamo nel cuore. Ascoltaci ed esaudiscici. Per Cristo nostro Signore. A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo...

A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle, perché questa nostra famiglia, radunata dallo Spirito Santo nel nome di Cristo, possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente.

A - ll Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

SULLE OFFERTE     (IN PIEDI)

C - Si rinnovi, o Signore, la nostra vita e con il tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio che santifica l'inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Prefazio della I dom. di Quaresima   MR p.75

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Astenendosi per

quaranta giorni dagli alimenti terreni, egli dedicò questo tempo quaresimale all'osservanza del digiuno e, vincendo tutte le in­sidie dell'antico tentatore, ci insegnò a dominare le suggestioni del male, perché, celebrando con spirito rinnovato il mistero pasquale, possiamo giungere alla Pasqua eterna. E noi, uniti alla mol­titudine degli angeli e dei santi, cantiamo senza fine l'inno della tua lode:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Preghiera Eucaristica II p. 424

 

IL CELEBRANTE PUÒ SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA

C - Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità. Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito perché diventino per noi il Corpo e e il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. Egli, consegnandosi volontariamente alla passione, prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - Mistero della fede.

A - Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

C - Celebrando il memoriale della morte e risurre­zione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale. Ti preghiamo umil­mente: per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo. Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta

la terra e qui convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale: rendila perfetta nell'amore in unione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., i presbiteri e i diaconi. Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nella speranza della ri­surrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia, donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli, [san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i santi che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria. Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.    

A - Amen.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro che sei nei cieli...

C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...

A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio...

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione Lc 4,8

 

II Signore, Dio tuo, adorerai; a lui solo renderai culto.

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. Ci hai saziati, o Signore, con il pane del cielo che alimenta la fede, accresce la speranza e rafforza la carità: insegnaci ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.          

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

ORAZIONE SUL POPOLO

C - Scenda, o Signore, sul tuo popolo l'abbon­danza della tua benedizione, perché cresca la sua speranza nella prova, sia rafforzato il suo vigore nella tentazione e gli sia donata la salvezza eterna.

Per Cristo nostro Signore.      A - Amen.
C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.  

A - Amen.

C - La Messa è finita: andate in pace.

A - Rendiamo grazie a Dio.

   

CANTI

   

PURIFICAMI, O SIGNORE (LdP 283 o 211)

Rit. - Purificami, o Signore, sarò più bianco del-la neve.

1. Pietà di me, o Dio, nel tuo amore: nel tuo affetto cancella il mio peccato e lavami da ogni mia colpa, purificami da ogni mio errore. Rit.

2. II mio peccato, io lo riconosco; il mio errore mi è sempre dinanzi; contro te, contro te solo ho peccato; quello che è male ai tuoi occhi io l'ho fatto. Rit.

3. Così sei giusto nel tuo parlare e limpido nel tuo giudicare; ecco, nella colpa sono nato, peccatore mi ha concepito mia madre. Rit.

4. Ecco, ti piace verità nell'intimo,! e nel profondo mi insegni sapienza./ Se mi purifichi con issòpo sono limpido;! se mi lavi sono più bianco della neve. Rit.

A TE SIGNOR, LEVIAMO I CUORI

Rit. - A te, Signor, leviamo i cuori; a Te, Signor, noi li doniam.

1. Quel pane bianco che t'offre la Chiesa è frutto santo del nostro lavoro; accettalo Signore e benedici. Rit.

2. Quel vino puro che t'offre la Chiesa forma la gioia dei nostri bei colli; accettalo Signore e benedici. Rit.

3. Gioie e dolori, fatiche e speranze nel sacro calice noi deponiamo; accettali Signore e benedici. Rit.

ATTENDE DOMINE

Attende Domine et miserere, quia peccavimus tibi.

Ad te, Rex summe,   ornniurn redemptor, oculos nostros

sublevamustlentes: ex audi, Christe, supphcanturn preceo.

Rit. - Attende Domine et miserere, quia peccavimus tibi.

1. Ad te, Rex summe, omnium redemptor, oculos nostros sublevamus flentes: exaudi, Christe, supplicantum preces. flit.

2. Dextera Patris, lapis angularis, via salutis, janua ccelestis, ablue nostri maculas delicti. Rit.

3. Rogamus, Deus, tuam majestatem: auribus sacris gemitus exaudi: crimina nostra placidus indulge. Rit.

4.Tibi fatemur crimina admissa: contrito corde pan­dimus occulta: tua, Redemptor, pietas ignoscat. Rit.

5. Innocens captus, nec repugnans ductus, testi-bus falsis pro impiis damnatus: quos redemisti, tu conserva, Christe. Rit.

   
indietro INDICE LITURGIA ANNO C