DOMENICA 19° DEL TEMPO ORDINARIO   7 agosto 2022     Anno C  (46)

Il coraggio dalla fede

   

Per vivere la vita, per affrontare le inevitabili difficoltà che ci aspettano, per saper rischiare ci vuole coraggio. Lo ricorda anche il libro della Sa­pienza: perché i nostri padri avessero coraggio fu preannunciata loro la notte della liberazione. Questo coraggio, ci testimonia sempre la Sapienza accanto alla lettera agli Ebrei, non nasce però da prove, ma dalla fede, dalla fiducia.

Gli antichi israeliti si fidano di Dio e con coraggio affrontano il buio della notte di Pasqua in cui il Si­gnore li libera, Abramo si fida di Dio e con coraggio parte dalla sua terra e con ancora più coraggio è disposto anche a sacrificare il figlio Isacco perché pensava "che Dio è capace anche di far risorgere dai morti".

Anche noi possiamo trovare nella Parola in cui confidiamo quel coraggio che viene dalla fede e che ci permette di affrontare le sfide di ogni giorno.

         
       

COME IN MEZZO A TRE CONCILI!

Il vescovo Albino Luciani stigmatizzava la contrapposizione tra il "prete Vaticano III" e il "prete Vaticano I": gli pareva di stare come in mezzo "a tre Concili", tra preti che erano nel modo più assoluto attaccati al Vaticano I, altri che andavano decisamente oltre ciò che il Concilio aveva stabilito, e, in ultimo, quelli che erano in sintonia, seguendo in modo corretto le indicazioni del Papa.

"Ho sentito qualcuno fare un quadro fosco della Chiesa postconciliare: «Che confusione!» diceva [...]  E già a concludere subito: «Tutta colpa del Concilio!» [...] Sento, viceversa, altri, impazienti di attuare il concilio tutto e subito, lamentare con grande zelo che non s'è ancora attuato questo, non s'è attuato quello [...] Attenti agli estremismi. Attenti ai "ruminanti della santa alleanza", dice Maritain. Attenti, viceversa, alla "cronolatria", al culto della "dea novità", dice Paolo VI."

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

Antifona d'ingresso

(Sal 73,20.19.22.23)

 

Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza, non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. Alzati, o Dio, difendi la mia causa, non dimen­ticare la supplica di chi ti invoca.

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - Il Signore, che guida i nostri cuori all'amore e alla pazienza di Cristo, sia con tutti voi.

A - E con il tuo spirito.

PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE

Atto penitenziale

C - Umili e pentiti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia misericordia di noi peccatori.

C - Pietà di noi, Signore.

A - Contro di te abbiamo peccato.

C - Mostraci_ Signore. la tua misericordia_

A - E donaci la tua salvezza.

C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, per­doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A - Amen.

C - Kyrie, eléison.      A - Kyrie, eléison.

C - Christe, eléison.    A - Christe, eléison.

C - Kyrie, eléison.      A - Kyrie, eléison.

C - GLORIA A DIO NELL'ALTO DEI CIELI

A - e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo,....

COLLETTA

 

 

C - Preghiamo.          (PAUSA DI PREGHIERA)

Dio onnipotente ed eterno, guidati dallo Spirito Santo, osiamo invocarti con il nome di Padre: fa' crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore...     

A - Amen.

OPPURE:

C - O Dio, fedele alle tue promesse, che ti sei rivelato al nostro padre Abramo, donaci di vivere come pellegrini in questo mondo, affinché, vigilanti nell'attesa, possiamo accogliere il tuo Figlio nell'ora della sua venuta. Egli è Dio...

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiaman­doci a te.

Dal libro della Sapienza (18,6-9)

La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri, perché avessero coraggio, sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà. II tuo popolo infatti era in attesa della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici. Difatti come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te. I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina: di condividere allo stesso modo successi e pericoli, intonando subito le sacre lodi dei padri.

Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Salmo 32 (33)

 

Rit. - Beato il popolo scelto dal Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. Rit.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. Rit.

L'anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. Rit.

   

Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei  (11,1-2.8-19)

(TRA PARENTESI [ ] LA FORMA BREVE)

[Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio. Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione stra­niera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.] Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla così, mostra di es­sere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per que­sto Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città. Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo. Parola di Dio.         

A - Rendiamo grazie a Dio.

 Canto al Vangelo Mt 24,42a.44

Alleluia, alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo.

Alleluia.

Vangelo  Lc 12,32-48

Anche voi tenetevi pronti.

 

C - II Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal vangelo secondo Luca.

A - Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ] «Non temere, piccolo gregge. perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lasce­rebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». II Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agi­to secondo la sua volontà, riceverà molte percos­se; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Parola del Signore.    

A - Lode a te, o Cristo.

Omelia

 

   

C - Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (INCHINO) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

Preghiere dei fedeli

 

C - Fratelli e sorelle, il Signore Gesù è il principio della creazione nuova; in lui ogni uomo si apre alla fiducia e alla speranza.

Preghiamo insieme e diciamo:

Ascoltaci, o Signore.

1. Per la Chiesa: in continuo dialogo con il Padre sappia mantenere sempre viva e salda la propria fede, anche nei momenti della prova e della tribo­lazione. Preghiamo. Rit.

2. Premia, o Padre, l'impegno di coloro che con umiltà si dedicano a seminare germogli di bene nel mondo di oggi perché esso cresca e prevalga nel mondo di domani. Preghiamo. Rit.

3. Per tutti coloro che per paura dell'errore o del giudizio faticano a prendere importanti decisioni, a intraprendere percorsi nuovi: trovino attraverso il sostegno di chi è loro accanto la forza di com­piere scelte libere e coraggiose per la propria vita. Preghiamo. Rit.

4. Per tutti noi che proclamiamo la nostra fede da­vanti a Dio: nella certezza che egli conosce il nostro cuore, impariamo a lasciarci guidare da Lui e ad abbandonarci nelle sue braccia. Preghiamo. Rit.

MOMENTO DI SILENZIO O ALTRE INTENZIONI

C - Dio, nostro Padre, accogli le nostre preghiere come hai esaudito quelle di Abramo, nostro padre, e donaci luce e forza per camminare nelle tue vie.

Per Cristo nostro Signore.      A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane... A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino... A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente.

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

ORAZIONE SULLE OFFERTE       (IN PIEDI)

C - Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: nella tua misericordia li hai posti nelle no­stre mani, con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Prefazio Pregh euc. per varie necessità I MR p. 498

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta renderti gra­zie e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode, Signore, Padre di bontà infinita. Con il Vangelo del tuo Figlio e con la forza del tuo Spirito hai costituito l'unica Chiesa, per mezzo della quale continui a radunare in unità il genere umano da ogni popolo, lingua e nazione. Così la Chiesa, manifestando l'alleanza del tuo amore, dona al mondo la beata speranza del Regno e risplende quale segno della tua fedeltà, promessa per tutte le generazioni in Cristo Gesù, Signore nostro. Per questo mistero di salvezza, con tutte le Potenze dei cieli, noi pellegrini sulla terra ti celebriamo senza fine e con tutta la Chiesa a una sola voce cantiamo:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Preghiera euc. per varie necessità I MR p. 499

 

IL CELEBRANTE PUÒ SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA

C - Veramente santo sei tu e degno di gloria, Dio che ami gli uomini, sempre vicino a loro nel cammino della vita. Veramente benedetto è il tuo Figlio, presente in mezzo a noi ogni volta che siamo radunati dal suo amore. Egli, come un tempo ai discepoli, ci svela il senso delle Scritture e spezza il pane per noi. Ti preghiamo, Padre clementissimo: manda il tuo Spirito Santo a santificare il pane e il vino perché questi doni diventino per noi il Corpo e e il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. La vigilia della sua passione, nella notte dell'ultima Cena, egli prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - Mistero della fede.

A - Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunciamo la tua morte, Signore, nell'attesa della tua venuta.

C - Ora, Padre santo, celebrando il memoriale di Cristo tuo Figlio e nostro Salvatore, che per la passione e la morte di croce hai fatto entrare nella gloria della risurrezione e hai posto alla tua destra, annunciamo l'opera del tuo amore fino al giorno della sua venuta, e ti offriamo il pane della vita e il calice della benedizione. Guarda con benevolenza l'offerta della tua Chiesa: è il sacrificio pasquale di Cristo che egli stesso ci ha consegnato e che noi ti presentiamo. Concedi che, comunicando al suo Corpo e al suo Sangue, per la potenza del tuo Spirito di amore diventiamo, ora e per l'eternità, membra vive del tuo Figlio. Rinnova, Signore, con la luce del Vangelo la tua Chiesa [che è a N.]. Rafforza il vin­colo di unità tra i fedeli e i pastori del tuo popolo, in unione con il nostro papa N., il nostro vescovo N. e tutto l'ordine episcopale, perché il tuo popolo, in un mondo lacerato da lotte e discordie, risplenda come segno profetico di unità e di concordia. Ricordati anche dei nostri fratelli e delle nostre sorelle [N. e N.], che si sono addormentati nella pace del tuo Cristo, e di tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede: ammettili a godere la luce del tuo volto e dona loro la pienezza di vita nella risurrezione. Concedi anche a noi, al termine del pellegrinaggio terreno, di giungere alla dimora eterna, dove vivremo sempre con te; e in comunione con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, gli apostoli e i martiri, [san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i santi, per Gesù Cristo, tuo Figlio, loderemo e proclameremo la tua grandezza. Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre on­nipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

Riti di Comunione  

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro...

C - Liberaci, o Signore...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...

A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione Lc 12,35-36  

Siate pronti, simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze.

   

 

Dopo la Comunione  

C - Preghiamo. La partecipazione ai tuoi sacramenti ci salvi, o Signore, e confermi noi tutti nella luce del­la tua verità. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

A - Amen.

C - Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace.

A - Rendiamo grazie a Dio.

   

CANTI

   

CHIESA DI DIO

Rit. Chiesa di Dio, popolo in festa, alleluia, alle­luia! Chiesa di Dio, popolo in festa, canta di gio­ia, il Signore è con te.

1. Dio ti ha scelto, Dio ti chiama, nel suo amore ti vuo­le con sé: spargi nel mondo il suo Vangelo, seme di pace e di bontà. Rit.

ACCETTA QUESTO PANE

Accetta questo pane, o Padre altissimo, / perché di Cristo il corpo divenga sull'altar. / Che sia la nostra vita ostia gradita a te; / la vita sia del Cristo, o San­ta Trinità.

T'offriamo ancora il vino, di questo calice, / perché divenga il Sangue del nostro Redentor. / Che i no­stri sacrifici sian puri accetti a te, / offerti dal tuo Cri­sto, o Santa Trinità.

CANTICO DEI REDENTI

Rit. Il Signore è la mia salvezza, e con lui non temo più, perché ho nel cuore la certezza: la salvezza è qui con me.

1. Ti lodo Signore, perché un giorno eri lontano da me; ora invece sei tornato e mi hai preso con te. Rit.

2. Berrete con gioia alle fonti, alle fonti della salvez­za, e quel giorno voi direte: lodate il Signore, invo­cate il suo nome. Rit.

   
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