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Passione di nostro Signore Gesù Cristo
secondo Luca
(TRA PARENTESI [ ] LA FORMA BREVE)
Ho tanto desiderato
mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione
C Quando venne l'ora, [Gesù] prese
posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: e «Ho tanto
desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione,
perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel
regno di Dio». C E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: e
«Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo
momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno
di Dio».
Fate questo in memoria di me
C Poi prese il pane, rese grazie, lo
spezzò e lo diede loro dicendo: e «Questo è il mio corpo, che è dato per
voi; fate questo in memoria di me». C E, dopo aver cenato, fece lo
stesso con il calice dicendo: # «Questo calice è la nuova alleanza nel
mio sangue, che è versato per voi».
Guai a quell'uomo dal quale il Figlio
dell'uomo viene tradito!
«Ma ecco, la mano di colui che mi
tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo
quanto è stabilito, ma guai a quell'uomo dal quale egli viene
tradito!». C Allora essi cominciarono a domandarsi l'un l'altro chi di
loro avrebbe fatto questo.
lo sto in mezzo a
voi come colui che serve
E nacque tra loro anche una
discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: e
«I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse
sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più
grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve.
Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse
colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che
serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e
io preparo per voi un regno, come il Padre mio l'ha preparato per me,
perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E sederete in
trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
Tu, una volta
convertito, conferma i tuoi fratelli
Simone, Simone, ecco: Satana vi ha
cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché
la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi
fratelli». C E Pietro gli disse: A «Signore, con te sono pronto ad
andare anche in prigione e alla morte». C Gli rispose: # «Pietro, io ti
dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia
negato di conoscermi».
Deve compiersi in
me questa parola della Scrittura
C Poi disse loro: e «Quando vi ho
mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato
qualcosa?». C Risposero: F «Nulla». C Ed egli soggiunse: # «Ma ora, chi
ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada,
venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in
me questa parola della Scrittura: "E fu annoverato tra gli empi".
Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento». C Ed
essi dissero: F «Signore, ecco qui due spade». C Ma egli disse: e
«Basta!».
Entrato nella
lotta, pregava più intensamente
C Uscì e andò, come al solito, al monte
degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse
loro: # «Pregate, per non entrare in tentazione». C Poi si allontanò da
loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: #
«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta
la mia, ma la tua volontà». C Gli apparve allora un angelo dal cielo per
confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo
sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi
dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la
tristezza. E disse loro: # «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non
entrare in tentazione».
Giuda, con un bacio
tu tradisci il Figlio dell'uomo?
C Mentre ancora egli parlava, ecco
giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li
precedeva e si awicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: e «Giuda,
con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?». C Allora quelli che
erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: F «Signore,
dobbiamo colpire con la spada?». C E uno di loro colpì il servo del
sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. Ma Gesù intervenne
dicendo: e «Lasciate! Basta così!». C E, toccandogli l'orecchio, lo
guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei
sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: # «Come se fossi un
ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel
tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l'ora vostra
e il potere delle tenebre».
Uscito fuori,
Pietro pianse amaramente
C Dopo averlo catturato, lo condussero
via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo
seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si
erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane
serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente,
disse: A «Anche questi era con lui». C Ma egli negò dicendo: A «O donna,
non lo conosco!». C Poco dopo un altro lo vide e disse: A «Anche tu sei
uno di loro!». C Ma Pietro rispose: A «O uomo, non lo sono!». C Passata
circa un'ora, un altro insisteva: A «In verità, anche questi era con
lui; infatti è Galileo». C Ma Pietro disse: A «O uomo, non so quello
che dici». C E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si
ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il
gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse
amaramente.
Fa' il profeta! Chi
è che ti ha colpito?
E intanto gli uomini che avevano in
custodia Gesù lo deridevano e lo picchiavano, gli bendavano gli occhi e
gli dicevano: F «Fa' il profeta! Chi è che ti ha colpito?». C E molte
altre cose dicevano contro di lui, insultandolo.
Lo condussero
davanti al loro Sinedrio
Appena fu giorno, si riunì il consiglio
degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo
condussero davanti al loro Sinedrio e gli dissero: F «Se tu sei il
Cristo, dillo a noi». C Rispose loro: # «Anche se ve lo dico, non mi
crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma d'ora in poi il
Figlio dell'uomo siederà alla destra della potenza di Dio». C Allora
tutti dissero: F «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». C Ed egli rispose
loro: # «Voi stessi dite che io lo sono». C E quelli dissero: F «Che
bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi
dalla sua bocca».
Non trovo in
quest'uomo alcun motivo di condanna
(TRA PARENTESI [ j LA FORMA BREVE)
[C Tutta l'assemblea si alzò; lo
condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: F «Abbiamo trovato
costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare
tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». C Pilato allora lo
interrogò: A «Sei tu il re dei Giudei?». C Ed egli rispose: # «Tu lo
dici». C Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: A «Non trovo
in quest'uomo alcun motivo di condanna». C Ma essi insistevano dicendo:
F «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver
cominciato dalla Galilea, fino a qui». C Udito ciò, Pilato domandò se
quell'uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l'autorità di Erode, lo
rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
Erode con i suoi
soldati insulta Gesù
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto.
Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare,
e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò,
facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti
anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo.
Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di
lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel
giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro
vi era stata inimicizia.
Pilato abbandona
Gesù alla loro volontà
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti,
le autorità e il popolo, disse loro: A «Mi avete portato quest'uomo
come agitatore del popolo. Ecco, io l'ho esaminato davanti a voi, ma non
ho trovato in quest'uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e
neanche Erode: infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla
che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in
libertà». C Ma essi si misero a gridare tutti insieme: F «Togli di
mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». C Questi era stato messo
in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato
parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi
urlavano: F «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». C Ed egli, per la terza
volta, disse loro: A «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui
nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in
libertà». C Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse
crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro
richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo
in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò
Gesù al loro volere.
Figlie di
Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo conducevano via, fermarono un
certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la
croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di
popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di
lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: # «Figlie di
Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui
vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: "Beate le
sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno
allattato". Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadete su di noir, e
alle colline: "Copriteci!". Perché, se si tratta così il legno verde,
che avverrà del legno secco?». C Insieme con lui venivano condotti a
morte anche altri due, che erano malfattori.
Padre, perdona loro
perché non sanno quello che fanno
Quando giunsero sul luogo chiamato
Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a
sinistra. Gesù diceva: # «Padre, perdona loro perché non sanno quello
che fanno». C Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.
Costui è il re dei
Giudei
Il popolo stava a vedere; i capi invece
lo deridevano dicendo: F «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se é lui
il Cristo di Dio, l'eletto». C Anche i soldati lo deridevano, gli si
accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: F «Se tu sei il re dei
Giudei, salva te stesso». C Sopra di lui c'era anche una scritta:
«Costui è il re dei Giudei».
Oggi con me sarai
nel paradiso
Uno dei malfattori appesi alla croce lo
insultava: A «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». C L'altro
invece lo rimproverava dicendo: A «Non hai alcun timore di Dio, tu che
sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo
quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha
fatto nulla di male». C E disse: A «Gesù, ricordati di me quando
entrerai nel tuo regno». C Gli rispose: # «In verità io ti dico: oggi
con me sarai nel paradiso».
Padre, nelle tue
mani consegno il mio spirito
C Era già verso mezzogiorno e si fece
buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si
era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a
gran voce, disse: # «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». C
Detto questo, spirò.
(QUI SI GENUFLETTE
E SI FA UNA BREVE PAUSA)
Visto ciò che era accaduto, il
centurione dava gloria a Dio dicendo: A «Veramente quest'uomo era
giusto». C Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo
spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi
il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin
dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.]
Giuseppe pone il
corpo di Gesù in un sepolcro scavato nella roccia
Ed ecco, vi era un uomo di nome
Giuseppe, membro del Sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito
alla decisione e all'operato degli altri. Era di Arimatèa, una città
della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e
chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un
lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale
nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parascève e già
splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla
Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era
stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono
aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come
era prescritto.
Parola del Signore.
A - Lode a te, o Cristo.
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Preghiera Eucaristica II
MR p. 424 |
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C - Padre
veramente santo, fonte di ogni santità, santifica questi doni con
l'effusione del tuo Spirito, perché diventino per noi il corpo e e il
sangue di Gesù Cristo nostro Signore. Egli, offrendosi liberamente alla
sua passione, prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi
discepoli, e disse:
PRENDETE, E
MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.
Dopo la
cena, allo stesso modo, prese il calice e rese grazie, lo diede ai suoi
discepoli, e disse: PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL
MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI
IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO
IN MEMORIA DI ME.
C - Mistero
della fede.
A -
Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione,
nell'attesa della tua venuta.
C -
Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti
offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti
rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a
compiere il servizio sacerdotale. Ti preghiamo umilmente: per la
comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca
in un solo corpo. Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la
terra e qui convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha
resi partecipi della sua vita immortale: rendila perfetta nell'amore in
unione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., i presbiteri e i
diaconi. Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono
addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua
misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di
noi tutti abbi misericordia, donaci di aver parte alla vita eterna,
insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo
sposo, gli apostoli [, san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i
santi che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio
canteremo la tua lode e la tua gloria. Per Cristo, con Cristo e in
Cristo a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni
onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.
A - Amen.
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Dalla
celebrazione di questa domenica "delle Palme" o "di Passione", fino a
tutta la Domenica di Pasqua, siamo invitati a seguire Gesù, quasi ora
dopo ora, negli eventi della sua ultima Pasqua a Gerusalemme.
NEI PRIMI TRE GIORNI della
Settimana Santa
In molte
chiese c'è l'adorazione solenne, chiamata "delle quaranta ore".
IL GIOVEDÌ SANTO
Si
celebrano soltanto la Messa Crismale e la Messa nella Cena del Signore;
non ci sono altre Messe ne-anche per i funerali.
Al mattino,
alle ore 9, MESSA CRISMALE nella chiesa Cattedrale: il Vescovo celebra
l'Eucaristia con i sacerdoti della Diocesi. C'è la benedizione degli Oli
Santi: l'Olio dei Catecumeni, per l'unzione prima del Battesimo; l'Olio
degli Infermi per l'unzione dei malati; il Santo Crisma per la unzione
dei cresimandi e dei sacerdoti. I sacerdoti rinnovano le loro promesse
sacerdotali. Sono presenti i diaconi, i ministri straordinari della
Comunione, le religiose, i religiosi, ministranti e rappresentanze di
laici.
Il Triduo Pasquale
Alla sera,
SANTA MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE. Inizio del Triduo Sacro, centro di
tutto l'anno liturgico. Vengono rievocati gli avvenimenti dell'Ultima
Cena, dell'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio. All'inizio
vengono portati processionalmente gli Oli Santi. Dopo l'annuncio della
Parola c'è la lavanda dei piedi e la consegna dei frutti della colletta
quaresimale "Un pane per amor di Dio". Al termine della Messa
l'Eucaristia viene portata all'altare della reposizione; i fedeli sono
invitati a sostare in adorazione.
VENERDÌ SANTO
CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE.
Giorno
penitenziale di digiuno ed astinenza dalle carni. La celebrazione inizia
con la lettura della Paro-la di Dio: in particolare la Passione secondo
Giovanni. Segue l'orazione universale. Viene poi presentata ai fedeli la
Croce: essi si accostano in segno di adorazione e la baciano. La
distribuzione dell'Eucaristia (conservata dal giorno precedente)
conclude il rito.
SABATO SANTO
IL GRANDE
SILENZIO. In questo giorno non ci sono celebrazioni liturgiche. È il
giorno in cui il Figlio di Dio discende agli inferi e illumina tutta
l'oscurità della morte. Prosegue il digiuno (facoltativo). La Chiesa
vive l'attesa della Risurrezione.
PASQUA NELLA
RISURREZIONE DEL SIGNORE
Veglia
Pasquale: deve essere celebrata nella notte, più tardi di ogni altra
celebrazione vespertina, non prima delle 21. In essa la Chiesa celebra
l'annuncio fondamentale della sua fede: "Cristo è risorto!". La solenne
liturgia prevede quattro momenti.
LA LITURGIA
DELLA LUCE. Benedizione del fuoco nuovo, accensione del cero pasquale ed
ingresso, nella chiesa buia, con il segno della luce: "Cristo Luce del
mondo!". Viene cantato l'annuncio pasqua-le "Exultet".
LA LITURGIA
DELLA PAROLA. Diverse letture bibliche rievocano i fatti salienti della
storia della Salvezza. Prima della proclamazione del Vangelo della
Risurrezione le campane (mute dalla sera del giovedì santo) annunciano,
nel loro concerto di festa, l'Evento pasquale.
LA LITURGIA
BATTESIMALE. Benedizione dell'acqua battesimale, amministrazione (molto
opportuna) dei Battesimi, rinnovazione delle promesse battesimali dei
fedeli.
LA LITURGIA
EUCARISTICA. II culmine della celebrazione pasquale: Cristo risorto è
vivo in mezzo al suo popolo, si offre al Padre, diventa cibo nel cammino
della vita.
Domenica di
Pasqua: "Questo è il giorno di Cristo Signore, alleluja, alleluja!". II
Signore è risorto! Da oggi, per cinquanta giorni, la Chiesa celebra il
fondamento della sua fede. |
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OSANNA AL FIGLIO DI DAVID (Ldp 258 o 195)
Rit. -
Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor.
Apritevi, o
porte eterne / avanzi il Re della gloria,/ adorin cielo e terra /
l'eterno suo poter.
Rit. -
Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor.
LE FOLLE DEGLI EBREI
Antifona -
Le folle degli Ebrei, portando rami d'ulivo, andavano al Signore e
acclamavano a gran voce: Osanna nell'alto del cieli.
OPPURE, IN
GREGORIANO:
Pueri
Hebraeorum portantes ramos olivarum, obviaverunt Domino, clamantes et
dicentes: Hosanna in excelsis.
QUEST'ANTIFONA
SI PUÒ, EVENTUALMENTE, ALTERNARE CON LE STROFE DEL SALMO 23.
Del Signore
è la terra e quanto contiene, * l'universo e i suoi abitanti. E lui che
l'ha fondata sui mari " e sui fiumi l'ha stabilita. Rit.
Chi salirà
il monte del Signore? * Chi starà nel suo luogo santo? Chi ha mani
innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, * chi non giura a
danno del suo prossimo. Rit.
Egli
otterrà benedizione dal Signore, * giustizia da Dio sua salvezza. Ecco
la generazione che lo cerca, " che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Rit. Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, * ed
entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? " Il Signore
forte e potente, il Signore potente in battaglia. Rit.
Sollevate,
porte i vostri frontali, alzatevi porte antiche, * ed entri il re della
gloria. Chi è questo re della gloria? " Il Signore degli eserciti è il
re del-la gloria. Rit.
Antifona -
Le folle degli Ebrei lungo la strada stendevano i mantelli, e
acclamavano a gran voce: Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui che
viene nel nome del Signore.
CHRISTUS VINCIT (Ldp
105)
Christus
vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat!
Tempora
bona veniant, pax Christi veniat, Regnum Christi veniat!
Christus
vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat!
GLORIA A CRISTO (LdP 52 o 48)
1. Gloria a
Cristo, splendore eterno del Dio vivente! Rit. - Gloria a te, Signor!
2. Gloria a
Cristo, sapienza eterna del Dio vivente!
3. Gloria a
Cristo, Parola eterna del Dio vivente!
4. Gloria a
Cristo, che illumina e guida i figli di Dio!
5. Gloria a
Cristo, venuto nel mondo a nostra salvezza!
6. Gloria a
Cristo, che muore e risorge per tutti i fratelli!
LAUDA SION SALVATOREM (F. Caudana)
Lauda,
Sion, Salvatorem, lauda ducem et pasto-rem, in hymnis et canticis.
Sit laus
piena, sit sonora, sit jucunda, sit decora mentis iubilatio.
Christus
vincit, Christus regnat, Christus imperat! (bis)
SIGNORE DIO (LdP 299 o 226)
1. Signore
Dio in te confido: tu sei speranza del mio cuor. Nell'ansie mie a te
m'affido; vicino a te non ho timor.
Rit. - In
te fidente non cadrò; al gaudio eterno giungerò.
2. Tu sei
mio gaudio, mia fortezza, del tuo amor non mi privar. Da te io spero la
salvezza; non sia vano il mio sperar. Rit.
DOLCE SIGNORE (LdP 298 o 225)
Dolce
Signore, nostro Salvatore, e tristemente tra-dito e abbandonato, noi
peccatori ti abbiamo amareggiato: pietà, Signore!
Dolce
Signore, mite e innocente, e duramente colpito e flagellato, noi
peccatori ti abbiamo tormentato: pietà, Signore!
NELL'ULTIMA GRAN CENA (LdP 308 o 236)
1.
Nell'ultima gran cena, la notte che, tradito, ti vide, redentor, a noi
tuo Sangue e Corpo donasti in sacrificio nel tempo fino al tuo tornar.
2. Memoria
della morte e di risurrezione è segno di unità; ci colma d'ogni grazia,
ci dà pegno di gloria, è sacramento di pietà.
IL SIGNORE È IL MIO PASTORE (LdP 81)
1. II
Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa, in verdissimi prati
mi pasce, mi disseta a placide acque.
2. E il
ristoro dell'anima mia, in sentieri diritti mi guida per amore del santo
suo nome. Dietro Lui mi sento sicuro.
3. Pur se
andassi per valle oscura, non avrò a te-mere alcun male perché sempre mi
sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.
4. Quale
mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici, e di olio mi
ungi il capo: il mio calice è colmo d'ebbrezza.
5. Bontà e
grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino, io starò nella casa
di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.
MISTERO DELLA CENA (LdP 95 o 89)
1. Mistero
della Cena è il Corpo di Gesù. Mistero della Croce è il Sangue di Gesù.
E questo pane e vino è Cristo in mezzo ai suoi. Gesù risorto e vivo sarà
sempre con noi.
2. Mistero
della Chiesa è il Corpo di Gesù. Mistero della pace è il Sangue di
Gesù. Il pane che mangiamo fratelli ci farà. Intorno a questa mensa
l'amore crescerà. |