GIOVEDI' SANTO - CENA DEL SIGNORE   14 aprile 2022  (26)

 

In comunione con il Signore e tra noi

   

"Non siamo radunati per una cena qualunque, ma per entrare in comunione di vita con il Signore e tra di noi, mangiando di quell'unico Pane e bevendo a quell'unico calice che il Cristo, nella notte in cui fu tradito, istituì quale nuova alleanza tra Dio e gli uomini e quale sacramento dell'unità per la Chiesa, la quale sarebbe nata dal suo sangue sparso sulla croce.

Nessun posto può dunque esservi per le discor­die, per l'egoismo, per tutto quanto è durezza e chiusura verso gli altri. Ci accingiamo a partecipare alla cena della fraternità con il desiderio di essere pienamente riconciliati con Dio e con i fratelli. Ed ecco che Gesù stesso presente in mezzo a noi ci prepara al suo dono, chinandosi su di noi per lavarci i piedi in segno di purificazione." (A.M. Canopi)

         
   

RITI DI INTRODUZIONE

Antifona d'ingresso (Cf Gal 6,14)

 

ALL'INGRESSO DEL CELEBRANTE E DEI MINISTRI VENGONO RECATI IN CHIESA IL SACRO CRISMA E GLI OLI BENEDETTI DURANTE LA MESSA CRI­SMALE IN CATTEDRALE. POI SARANNO COLLOCATI NELL'APPOSITA CU­STODIA. SI ESEGUE UN CANTO O IL TESTO DELL'ANTIFONA.

Di null'altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati.

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo Spirito.

   

(PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE)          

Atto penitenziale

C - Fratelli, per celebrare degnamente i santi mi­steri, riconosciamo i nostri peccati.

A - Confesso a Dio Onnipotente...

C - Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, per­doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A - Amen.

C - Kyrie, eléison.      A - Kyrie, eléison.

C - Christe, eléison.    A - Christe, eléison.

C - Kyrie, eléison.      A - Kyrie, eléison.

ALL'INTONAZIONE DEL GLORIA VENGONO SUONATE TUTTE LE CAMPANE CHE POI TACERANNO FINO ALLA MESSA DELLA VEGLIA PASQUALE

GLORIA IN EXCELSIS DEO

et in terra pax hominibus bonae voluntatis. / Laudamus te. / Benedicimus te. / Adoramus te. / Glorificamus te. / Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam. / Domine Deus, rex ca­elestis, Deus Pater omnipotens. / Domine fili unigenite, lesu Christe. / Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris. / Qui tollis peccata mundi, miserere nobis. / Qui tollis peccata mundi, su­scipe deprecationem nostram. / Qui sedes ad dexteram Patris, miserere nobis. / Quoniam tu solus sanctus. / Tu solus Dominus. / Tu solus altissimus, lesu Christe. / Cum Sancto Spiri-tu, in gloria Dei Patris. / Amen.

COLLETTA

 

 

C - Preghiamo.           (PAUSA DI PREGHIERA)

O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sa­crificio, convito nuziale del suo amore, fa' che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo... A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Prescrizioni per la cena pasquale.

Dal libro dell'Esodo (12,1-8.11-14)

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d'Egitto: «Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell'anno. Parlate a tutta la comunità d'Israele e dite: "Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vi­cino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comu­nità d'Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po' del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo man­gerete in fretta. E la Pasqua dei Signore! In quella notte io passerò perla terra d'Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d'Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell'Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il san­gue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d'Egitto. Que­sto giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne"».

Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale

Salmo 115 (116)

 

Rit. - Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e in­vocherò il nome del Signore. Rit.

Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. lo sono tuo servo, figlio della tua schia­va: tu hai spezzato le mie catene. Rit.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invo­cherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. Rit.

   

Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annu8nciate la morte del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (11,23-26)

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio cor­po, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi an­nunciate la morte del Signore, finché egli venga. Parola di Dio.          

A - Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo  Cfr Gv 13,34

Rit. - Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:' come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Rit. - Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!

Vangelo Gv 13,1-15

Li amò sino alla fine.

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal Vangelo secondo Giovanni.

A - Gloria a te, o Signore.

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che era-no nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Sog­giunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bi­sogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Parola del Signore.    

A - Lode a te, o Cristo.

Omelia

   

Lavanda dei piedi

DOVE È RITENUTO OPPORTUNO COMPIERLA IL CELEBRANTE, CINTO DI UN GREMBIULE, LAVA I PIEDI AD ALCUNE PERSONE SCELTRE TRA IL POPOLO DI DIO. IL RITO È ACCOMPAGNATO DA CANTI ADATTI.

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Giunta l'ora di passare da questo mondo al Padre, il Signore Gesù ci ha lasciato il testamento del suo amore. Apriamo il cuore ad accoglierne la sovrabbondante grazia.

Preghiamo insieme dicendo: Apri, Signore, il nostro cuore.

1. Per il popolo cristiano: riconosca sempre con stu­pore i segni dell'amore del Padre. Preghiamo. Rit.

2. Il vescovo, i presbiteri e i diaconi della nostra Chiesa diocesana vivano il loro ministero con gioia ed entusiasmo. Preghiamo. Rit.

3. Per i cristiani: sappiano fare propria l'ardente preghiera per l'unità che Cristo ha innalzato al Padre. Preghiamo. Rit.

4. Chi vive l'esperienza dell'amore tradito, della speranza delusa, dei desideri infranti possa sentirsi da te amato e compreso. Preghiamo. Rit.

5. Per noi che condividiamo lo stesso pane: abbia­mo la forza di metterci a servizio gli uni degli altri. Preghiamo. Rit.

ALTRE INTENZIONI O MOMENTO DI SILENZIO

C - O Dio, grande nell'amore, che nell'ora della pas­sione del tuo Figlio ci chiami a condividere la sua Pasqua, rendici degni di essere eredi e commensali della gloria nel banchetto eterno. Per Cristo nostro Signore.         

A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

PRESENTAZIONE DEI DONI. SE È PREVISTO, INSIEME CON IL PANE E IL VINO, VENGONO PORTATI I FRUTTI DELLA RACCOLTA QUARESIMALE "UN PANE PER AMOR DI DIO".

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo...

A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all'altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre Onnipotente.

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

ORAZIONE SULLE OFFERTE

C - Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri, perché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del Signore, si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.           

A - Amen.

Prefazio della SS. Eucaristia I MR p. 140

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

A - E cosa buona e giusta.

C - E veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente e misericordioso, per Cristo nostro Signore. Sacerdote vero ed eterno, egli istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di perpetuare l'offerta in sua memoria. Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa. Per questo mistero del tuo amore, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l'inno della tua lode:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Pregh. euc. I (Canone Romano) MR p. 142

 

 

C - Padre clementissimo, noi ti supplichiamo e ti chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, di accettare questi doni, di benedire queste offerte, questo santo e immacolato sacrificio. Noi te l'offriamo anzitutto per la tua Chiesa santa e cattolica, perché tu le dia pace e la protegga, la raccolga nell'unità e la governi su tutta la terra, con il tuo ser­vo il nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo Giuseppe e con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica, trasmessa dagli Apostoli. Ricordati, Signore, dei tuoi fedeli (N.N.). Ricordati di tutti i presenti, dei quali conosci la fede e la devozione: per loro ti offriamo e anch'essi ti offrono questo sacrificio di lode, e innalzano la preghiera a te, Dio eterno, vivo e vero, per ottenere a sé e ai loro cari redenzione, sicurezza di vita e salute. In comunione con tutta la Chiesa, mentre celebriamo il giorno santissimo nel quale il Signore nostro Gesù Cristo fu consegnato alla morte per noi, ricordiamo e veneriamo anzitutto la gloriosa e sempre Vergine Maria, Madre del no­stro Dio e Signore Gesù Cristo, san Giuseppe, suo sposo, i tuoi santi apostoli e martiri: Pietro e Paolo, Andrea, [Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo; Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio e Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano] e tutti i tuoi santi; per i loro meriti e le loro preghiere donaci sempre aiuto e protezione. Accetta con benevolenza, o Signore, questa offerta che ti presentiamo noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia nel giorno in cui il Signore nostro Gesù Cristo con­segnò ai suoi discepoli il mistero del suo Corpo e del suo Sangue, perché lo celebrassero in sua memoria: disponi nella tua pace i nostri giorni, salvaci dalla dannazione eterna, e accoglici nel gregge dei tuoi eletti. Santifica, o Dio, questa offerta con la poten­za della tua benedizione, e degnati di accettarla a nostro favore, in sacrificio spirituale e perfetto, perché diventi per noi il Corpo e il Sangue del tuo amatissimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo. In questo giorno, vigilia della sua passione, sofferta per la salvezza nostra e del mondo intero, egli prese il pane nelle sue mani sante e venerabili, e alzando gli occhi al cielo a te, Dio Padre suo onnipotente, rese grazie con la preghiera di benedizione, spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO COR­PO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Dopo la cena, allo stesso modo, prese questo glo­rioso calice nelle sue mani sante e venerabili, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI. FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - MISTERO DELLA FEDE.

IL POPOLO ACCLAMA DICENDO

A – Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell'attesa della tua venuta.

In questo sacrificio, o Padre, noi tuoi ministri e il tuo popolo santo celebriamo il memoriale della beata passione, della risurrezione dai morti e della gloriosa ascensione al cielo del Cristo tuo Figlio e nostro Signore; e offriamo alla tua maestà divi­na, tra i doni che ci hai dato, la vittima pura, santa e immacolata, pane santo della vita eterna e calice dell'eterna salvezza. Volgi sulla nostra of­ferta il tuo sguardo sereno e benigno, come hai voluto accettare i doni di Abele, il giusto, il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede, e l'oblazione pura e santa di Melchisedech, tuo sommo sacerdote. Ti supplichiamo, Dio onnipotente: fa' che questa offerta, per le mani del tuo angelo santo, sia portata sull'altare del cielo davanti alla tua maestà divina, perché su tutti noi che partecipiamo di questo altare, comunicando al santo mistero del corpo e sangue del tuo Figlio, scen­da la pienezza di ogni grazia e benedizione del cielo. Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli, che ci hanno preceduto con il segno della fede e dormono il sonno della pace. Dona loro, Signore, e a tutti quelli che riposano in Cristo, la beatitudine, la luce e la pace. Anche a noi, tuoi ministri, pec­catori, ma fiduciosi nella tua infinita misericordia, concedi, o Signore, di aver parte nella comunità dei tuoi santi apostoli e martiri: Giovanni, Stefano, Mattia, Barnaba, e tutti i santi: ammettici a godere della loro sorte beata non per i nostri meriti, ma per la ricchezza del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore tu, o Dio, crei e santifichi sempre, fai vivere, benedici e doni al mondo ogni bene. Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre Onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.                     

A- Amen.

Riti di Comunione  

(PAROLE DI INTRODUZIONE)

TUTTI - Padre nostro, che sei nei cieli...

C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi.

A - E con il tuo spirito.

(SCAMBIO DEL SEGNO DI PACE)

A - Agnello di Dio...

C - Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato   

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Gv 13,1  

Il Signore Gesù, sapendo che era giunta la sua ora, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

   

 

DOPO LA COMUNIONE  

C - Padre onnipotente, che nella vita terrena ci nutri alla Cena del tuo Figlio, accoglici come tuoi commensali al banchetto glorioso del cielo. Per Cristo nostro Signore.      

A - Amen.

DOPO L'ORAZIONE, LA SS. EUCARISTIA CHE QUINDI VIENE PORTATA PRO­CESSIONALMENTE ALL'ALTARE DELLA REPOSIZIONE DOVE POI CONTI­NUERÀ L'ADORAZIONE FINO A ORA INOLTRATA

     
   

CANTI

   

MISTERO DELLA CENA

1. Mistero della cena / è il Corpo di Gesù. / Mistero della Croce / è il Sangue di Gesù. / E questo pane e vino / è Cristo in mezzo ai suoi. / Gesù risorto e vivo / sarà sempre con noi.

2. Mistero della Chiesa / è il Corpo di Gesù. / Mistero della pace / è il Sangue di Gesù. / II pane che mangiamo / fratelli ci farà. / Intorno a questo altare / l'amore crescerà.

IN TE LA NOSTRA GLORIA

Rit. - In te la nostra gloria, / o Croce del Signore. / Per te salvezza e vita nel sangue redentori La Croce di Cristo è nostra gloria,/salvezza e risurrezione. Dio ci sia propizio e ci benedica, / e per noi illumini il suo volto. / Sulla terra si conosca la sua via: / la tua salvezza in tutte le nazioni. Rit.

Si rallegrino, esultino le genti: nella giustizia tu giudichi il mondo, nella rettitudine tu giudichi i popoli, sulla terra governi le genti. Rit.

DOV'È CARITÀ E AMORE

Rit. - Dov'è carità e amore, qui c'è Dio.

1. Ci ha riuniti tutti insieme Cristo, amore: / godiamo esultanti nel Signore. / Temiamo e amiamo il Dio vi­vente / e amiamoci tra noi con cuore sincero.

2. Noi formiamo qui riuniti un solo corpo / evitiamo di dividerci tra noi. /Via le lotte maligne, via le liti / e re­gni in mezzo a noi Cristo Dio.

3. Chi non ama resta sempre nella notte / e dall'om­bra della morte non risorge; / ma se noi camminiamo nell'amore, / noi saremo veri figli della luce.

4. Nell'amore di colui che ci ha salvato, / rinnovati dallo Spirito del Padre, / tutti uniti sentiamoci fratelli, / e la gioia diffondiamo sulla terra.

5. Fa' che un giorno contempliamo il tuo volto / nella gloria dei beati, Cristo Dio: / e sarà gioia immensa, gioia vera, / durerà per tutti i secoli, senza fine!

GENTI TUTTE

Genti tutte, proclamate / il mistero del Signor, / del suo corpo e del suo sangue, / che la Vergine donò, / e fu sparso in sacrificio / per salvar l'umanità. Dato a noi da madre pura, / per noi tutti s'incarnò. / La feconda sua parola / tra le genti seminò; / con amore generoso / la sua vita consumò.

Nella notte della cena / coi fratelli si trovò. / Del pa­squale sacro rito / ogni regola compì / e agli apostoli ammirati / come cibo si donò.

La parola del Signore / pane e vino trasformò: / pane in Carne, vino in Sangue, / in memoria consacrò. / Non i sensi ma la fede prova questa verità.

Adoriamo il sacramento / che Dio Padre ci donò. / Nuovo patto, nuovo rito / nella fede si compì. / Al mi­stero è fondamento / la parola di Gesù.

Gloria al Padre onnipotente, / gloria al Figlio Redentor, / lode grande, sommo onore / all'eterna carità. / Gloria immensa, eterno amore / alla santa Trinità. Amen.

UBI CARITAS

Ubi caritas et amor,     Deus ibi est.

Rit. - Ubi caritas est vera, Deus ibi est. Congregavit nos in unum Christi amor. Exultemus et in ipso iucundemur.Timeamus et amemus Deum vi­vum. Et ex corde diligamus nos sincero. Rit. Simul ergo cum in unum congregamur: ne nos men­i te dividamur caveamus. Cessent iurgia maligna, ces­sent lites. Et in medio nostri sit Christus Deus. Rit.

   
indietro INDICE LITURGIA ANNO C