Come preparare il pane per la celebrazione dell'Eucaristica

   

In molte comunità si prepara il pane per l'Eucaristia che, naturalmente, deve essere azzimo, come indica Principi e Norme per l'uso del Messale Romano  al n. 282: «Il pane per la celebrazione dell'Eucaristia deve essere di solo frumento confezionato di recente e azzimo (=senza lievito), secondo l'antica tradizione della Chiesa latina». 

Mentre invitiamo a leggere in PNMR i nn. dal 281 al 286, relativi al pane e al vino da usarsi per l'Eucaristia, e il n. 48,3 dello stesso documento che recita: «Mediante la frazione di un unico pane si manifesta l'unità dei fedeli, e per mezzo della comunione i fedeli stessi si cibano del Corpo e del Sangue del Signore, nello stesso modo con cui gli Apostoli li ricevettero dalle mani di Cristo stesso», suggeriamo l'esperienza di alcuni gruppi ecclesiali, comunità religiose e anche di comunità parrocchiali. A tale scopo riportiamo la ricetta per la preparazione del pane da usare nella celebrazione dell'Eucaristia. La scelta di confezionare personalmente il pane non vuole in nessun modo contestare o contrapporsi alla tradizione della Chiesa di usare Ostie e particole. 

Un solo Pane

 Il pane viene confezionato procedendo nel modo seguente:

per circa 80-100 persone, si prendono 300 grammi di farina di grano tenero n° 0, 300 grammi di farina di grano duro, 300 grammi di acqua tiepida, una teglia da forno larga, una ciotola, delle forchette, un coltello per incidere il disegno.

Si accende il forno a 200 gradi circa. Si mettono le farine nella ciotola mescolandole; poi si amalgama l'acqua con la forchetta e con le mani. Si impasta e si lavora bene sul tavolo per circa 10 minuti, battendo ogni tanto la pasta sul tavolo. Verso al fine della lavorazione, si compone bene a palla, poi a disco piccolo, spianando e lisciando col palmo della mano, aiutandosi, se occorre con uno spruzzo di farina, fino a raggiungere uno spessore di circa mezzo centimetro. Si mette nella teglia spruzzata di farina e si decora velocemente, ad esempio come nella foto, con il dorso della punta del coltello, facendo attenzione a non tagliare la pasta. Si mette in forno 10 minuti circa. Bisogna evitare che il pane sia crudo oppure indurisca troppo... suggeriamo a chi si assume questo "ministero" di fare alcune prove. Appena cotto, il pane si avvolge subito in un ampio panno fino al momento della celebrazione.

Chi si accinge a preparare il pane è invitato a recitare una preghiera che, mentre riprende la benedizione ebraica sul pane, fa memoria del testo della Didaché che vede, nel pane fatto da tanti chicchi prima sparsi sui colli e poi impastati insieme, l'immagine della Chiesa riunita e cementata nella comunione dallo Spirito Santo per un solo corpo: 

"Benedetto sei tu, Signore, Padre nostro, Dio santo, Re eterno; che per tua bontà e misericordia fai sorgere il frumento dalla terra.

Fà, o Signore, che come questa farina sparsa qua e là sopra i colli diventa, in questo pane che mi appresto a fare una sola cosa, così si raccolga la Chiesa dai confini della terra nel tuo Regno, perché tua è la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen".

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