P.
Tullio 39 anni, ucciso a La Esperanza (Mindanao);
P.
Salvatore 49 anni, ucciso a Zamboanga (Mindanao).
L'11
aprile p. Tullio era stato chiamato ad assistere la gente minacciata da un
gruppo di paramilitari e mentre cercava una mediazione pacifica è stato
ucciso con 22 colpi di pistola che gli hanno fracassato il cranio, davanti
agli occhi inorriditi dei suoi parrocchiani. Difensore dei deboli, cercava
di testimoniare, col dialogo, la misericordia di Dio.
P
. Salvatore, mentre tornava a casa, fu colpito da 4 pallottole
nell'oscurità della sera del 20 maggio. Per il suo entusiasmo e la sua
fede era considerato una persona carismatica. Sognava di vedere cristiani
e musulmani condividere la ricchezza della loro esperienza religiosa.
Era
attivamente impegnato nel movimento dei dialogo Silsilah (catena,
incontro), iniziato nel 1984 e formato da cristiani e musulmani. Per
alcuni l'uccisione ha rappresentato la sconfitta dello sforzo di pace tra
musulmani e cristiani; per altri è stato un martirio che ha purificato la
missione del dialogo.
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