Charles-Martial
Allemand Lavigerie nacque nel 1825 a Bayonne. Il paese natale, alle falde
dei Pirenei e al cospetto del mare, forgiava il suo carattere: impetuoso,
passionale, intollerante delle mezze misure e dei compromessi. Nonostante
il braccio di ferro con la famiglia volle diventare prete, anzi parroco di
campagna.
Fu
professore nella più grande università europea: la Sorbona. Fu nominato
Vescovo di Nancy come il Fondatore dell'infanzia. Missionario poi di
Algeri e di Cartagine, fu un appassionato dell'Africa e dei suoi problemi.
Originale e moderno ebbe un atteggiamento di rispetto, di carità e di
comprensione verso i Musulmani: ”Ho il privilegio di amarvi come miei
figli, anche se non mi riconoscete come padre..."
Fu
un uomo d'azione. Instancabile sempre in movimento, sempre al lavoro
nell'esplorare paesi, nell'evangelizzare, nell'aprire missioni,
orfanotrofi, scuole, ospedali, case di riposo. Se vai in Africa, trovi
ogni tanto la sua foto appesa sulla parete di un lebbrosario o di una
scuola o di una centro di salute. Mons. Lavigerie è passato di lì e ha
lasciato la sua impronta di carità e di amore fraterno. |
Il
suo motto era: "Farsi tutto a tutti". Fondò l'ordine dei
Missionari d'Africa e le Suore Missionarie di Nostra Signora
d'Africa,chiamati i Padri Bianchi e le Suore Bianche dal colore del
vestito africano che indossavano. Raccomandò loro la pazienza, il dialogo
con il mondo musulmano. Voleva che cristiani e musulmani vivessero in
pace, perché credenti nello stesso Dio e desiderava che lavorassero
insieme per risolvere i problemi dell'umanità.
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Diceva
sempre: "La carità è l'arma maestra, quella che penetra i cuori. Amate
gli Africani, fate loro del bene". Sensibile ai diritti umani condusse
un'appassionata battaglia contro l'atroce e barbara tratta dei Neri, così
massiccia da minacciare la sopravvivenza stessa dei popolo africano nella
regione dei Grandi Laghi.
Creato
cardinale nel 1882 da Papa Leone XIII, collaborò strettamente con lui,
perché la sua passione era la Chiesa, unita attorno al Papa e al cui
servizio dedicò tutta la vita, fino all'ultimo respiro. Fu un uomo
universale, come se il mondo intero gli fosse stato affidato da Dio. Lavorò
e visse come se fosse stato nominato padre di tutti suoi simili. |