... dalla penna di don Luigi
QUASI UN SALUTO | |
Mi incamminavo verso il Piave con trepidazione tre anni e mezzo fa. I luoghi che conobbi da giovane studente non eran più quelli: case al posto dei campi di grano e viottoli transennati da muretti e da reti di metallo al posto del prato e poi tante persone .... Portavo con me le frange dei sogni e delle attese di allora; gli oltre sessant'anni di vita m'avevano avvicinato a tante persone ed alla loro storia intessuta di slanci e di ripensamenti, d'amori e di risentimento di gioie e di dolori. Pensavo al misterioso numero di anni che mi si offrivano e come uno che ha in mano una fiaccola che gli fa luce anche agli altri sapendo che dovevo tener conto dei bagliori e delle luci altrui: nessun uomo può illudersi di avere la verità tutta intera. Uno solo lo ha potuto fare e di Lui ho cercato di parlare, a Lui ci siamo rivolti in tante occasioni che ci hanno toccato il cuore. Lui, desidererei che mettessimo a fuoco nei giorni che ci rimangono; ne abbiamo tutti un grande bisogno. Vi ringrazio per la bella compagnia che ci siamo fatti e chiedo scusa se non sono stato una lente abbastanza cristallina. |
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il parroco don Luigi |
Borgo Piave, 24 agosto 2008 |
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