domenica  29 aprile 2012

IL CLOWN

Nello studio di un celebre psichiatra si presentò un giorno un uomo apparentemente ben equilibrato, serio ed elegante. Dopo al-cune frasi, però, il medico scoprì che quell'uomo era intimamente abbattuto da un profondo senso di malinconia e da una tristezza continua e assillante.

Il medico iniziò con grande coscienziosità il suo lavoro terapeu­tico e, al termine del colloquio, disse al suo nuovo paziente: «Perché questa sera non va al circo che è appena arrivato nella nostra città? Nello spettacolo si esibisce un famosissimo clown che ha fatto ride-re e divertire mezzo mondo: tutti parlano di lui, perché è unico. Le farà bene, vedrà».

Allora quell'uomo scoppiò in lacrime, dicendo: «Quel clown, sono io».

 

«C'è una cosa che mi preoccupa tantissimo... ed è: come faccio a capire quando è ora di recitare la mia parte? Quand'è che posso essere realmente me stessa? Io fingo perché spesso non me la sento di mostrarmi come sono... un po' come se questo non dovesse piacere agli altri. Non so, forse è una preoccupazione che tutti hanno... forse anche gli altri vorrebbero non dover sembrare sempre più furbi, più forti di quel che sono...» (Aprii, 14 anni).

Oggi finalmente rilassati, abbandona paure e pudori e non essere che te stesso.

           
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