Una giovane donna ha lasciato questo breve scritto a sua madre:
«Quando pensavi che non stessi guardando, hai appeso il mio primo
disegno al frigorifero e ho avuto voglia di continuare a stare a casa
nostra per dipingere.
Quando pensavi che non stessi guardando, hai dato da mangiare ad un
gatto randagio ed è allora che ho capito che è bene prendersi cura degli
animali.
Quando pensavi che non stessi guardando, hai cucinato apposta per me una
torta di compleanno e ho compreso che le piccole cose possono essere
molto speciali.
Quando pensavi che non stessi guardando, hai recitato una preghiera e
io ho cominciato a credere nell'esistenza di un Dio con cui si può
sempre parlare.
Quando pensavi che non stessi guardando, mi hai dato il bacio della
buonanotte e ho capito che mi volevi bene.
Quando pensavi che non stessi guardando, ho visto le lacrime scorrere
dai tuoi occhi e ho imparato che, a volte, le cose fanno male ma che
piangere fa bene.
Quando pensavi che non stessi guardando, hai sorriso e ho avuto voglia
di essere gentile come te.
Quando pensavi che non stessi guardando, ti sei preoccupata per me e ho
avuto voglia di diventare me stessa.
Quando pensavi che non stessi guardando, io guardavo e ho voluto dirti
grazie per tutte quelle cose che hai fatto, quando pensavi che non
stessi guardando».
Tutte le cose importanti passano attraverso gli occhi. |