domenica  23 dicembre 2012

GUARDANO

Una giovane donna ha lasciato questo breve scritto a sua madre:

«Quando pensavi che non stessi guardando, hai appeso il mio primo disegno al frigorifero e ho avuto voglia di continuare a stare a casa nostra per dipingere.

Quando pensavi che non stessi guardando, hai dato da mangia­re ad un gatto randagio ed è allora che ho capito che è bene prendersi cura degli animali.

Quando pensavi che non stessi guardando, hai cucinato apposta per me una torta di compleanno e ho compreso che le piccole cose possono essere molto speciali.

Quando pensavi che non stessi guardando, hai recitato una pre­ghiera e io ho cominciato a credere nell'esistenza di un Dio con cui si può sempre parlare.

Quando pensavi che non stessi guardando, mi hai dato il bacio della buonanotte e ho capito che mi volevi bene.

Quando pensavi che non stessi guardando, ho visto le lacrime scorrere dai tuoi occhi e ho imparato che, a volte, le cose fanno male ma che piangere fa bene.

Quando pensavi che non stessi guardando, hai sorriso e ho avuto voglia di essere gentile come te.

Quando pensavi che non stessi guardando, ti sei preoccupata per me e ho avuto voglia di diventare me stessa.

Quando pensavi che non stessi guardando, io guardavo e ho voluto dirti grazie per tutte quelle cose che hai fatto, quando pensavi che non stessi guardando».

 

Tutte le cose importanti passano attraverso gli occhi. 

           
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