Un uccellino, sdraiato sul dorso, tendeva verso il cielo, rigide,
entrambe le zampine. Un altro uccello gli volò accanto e gli chiese
stupito: «Che cosa fai? Perché te ne stai coricato così a zampe in su?
Ti è successo qualcosa?».
Senza muoversi, il primo uccellino rispose: «Con le mie zampe sostengo
il cielo. Se mi muovo e ritiro le zampe, il cielo cade giù».
In quel momento, da un albero vicino si staccò una foglia che cadde a
terra, veloce e silenziosa.
L'uccellino si spaventò tantissimo. Si alzò e spiccò il volo,
rapidissimo.
Il cielo, naturalmente, rimase al suo posto.
Un famoso predicatore morì e salì in Paradiso, dove si accorse che un
tassista della sua città occupava un posto migliore del suo. Corse a
lamentarsi da San Pietro.
«Non capisco. Ci dev'essere stato un errore. Io ho dedicato tutta la
mia vita alla predicazione».
San Pietro rispose: «Noi premiamo i risultati. Ricorda, reverendo,
l'effetto delle sue prediche?».
Il pastore, a malincuore, fu costretto ad ammettere che qualcuno tra
i fedeli ogni tanto si addormentava durante le prediche.
«Proprio così!», disse San Pietro. «Invece, quando le persone
salivano sul taxi di quell'uomo, non solo stavano ben sveglie, ma
pregavano». |