Un re convocò a corte tutti i maghi del regno e disse loro: «Vorrei
sempre essere d'esempio ai miei sudditi. Apparire forte e saldo, quieto
e impassibile nelle vicende della vita. A volte mi succede d'essere
triste o depresso, per una vicenda infausta o una sfortuna pale-se.
Altre volte una gioia improvvisa o un grande successo mi metto-no in uno
stato di anormale eccitazione. Tutto questo non mi piace. Mi fa sentire
come un fuscello sballottato dalle onde della sorte. Fa-temi un amuleto
che mi metta al riparo da questi stati d'animo e sbalzi d'umore, sia
quelli tristi che quelli lieti».
Uno dopo l'altro, i maghi rifiutarono. Sapevano fare amuleti di tutti i
tipi per gli sprovveduti che si rivolgevano loro, ma non era facile
abbindolare un re. Che voleva per di più un amuleto dall'effetto così
difficile.
L'ira del re stava per esplodere, quando si fece avanti un vecchio
saggio che disse: «Maestà, domani io ti porterò un anello, e ogni volta
che lo guarderai, se sarai triste potrai essere lieto, se sarai
eccitato potrai calmarti. Basterà infatti che tu legga la frase magica
che vi sarà incisa sopra».
L'indomani il vecchio saggio tornò, e nel silenzio generale, poiché
tutti erano curiosi di sapere la magica frase, porse un anello al re.
Il re lo guardò e lesse la frase incisa sul cerchio d'argento: «Anche
questo passerà».
Nella vita dell'uomo,
per ogni cosa c'è il suo momento,
per tutto c'è un'occasione opportuna.
Tempo di nascere, tempo di morire,
tempo di piangere, tempo di ridere,
tempo di lutto, tempo di baldoria,
tempo di abbracciare,
tempo di staccarsi, tempo di cercare,
tempo di perdere, tempo di conservare,
tempo di buttar via, tempo di strappare,
tempo di cucire, tempo di tacere,
tempo di parlare...
Tutto passa,
ma a Dio non sfugge niente (Qoelet 3,1-15). |