domenica 24 giugno 2012

LE MANI DI DIO

Un maestro viaggiava con un discepolo incaricato di occuparsi del cammello. Una sera, arrivati a una locanda, il discepolo era tal-mente stanco che non legò l'animale.

«Mio Dio» pregò coricandosi, «prenditi cura del cammello: telo affido».

1l mattino dopo il cammello era sparito.

«Dov'è il cammello?», chiese il maestro.

«Non lo so», rispose il discepolo. «Devi chiederlo a Dio! Ieri se­ra ero così sfinito che gli ho affidato il nostro cammello. Non è cer­to colpa mia se è scappato o è stato rubato. Ho esplicitamente domandato a Dio di sorvegliarlo. È Lui il responsabile. Tu mi esorti sempre ad avere la massima fiducia in Dio, no?».

«Abbi la più grande fiducia in Dio, ma prima lega il tuo cammel­lo», rispose il maestro. «Perché

Dio non ha altre mani che le tue».

 

Dio solo può dare la fede;

tu, però, puoi dare la tua testimonianza. Dio solo può dare la speranza;

tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi fratelli.

Dio solo può dare l'amore;

tu, però, puoi insegnare all'altro ad amare.

Dio solo può dare la pace;

tu, però, puoi seminare l'unione. Dio solo può dare la forza;

tu, però, puoi dare sostegno a uno scoraggiato.

Dio solo è la via;

tu, però, puoi indicarla agli altri. Dio solo è la luce;

tu, però, puoi farla brillare agli occhi di tutti.

Dio solo è la vita;

tu, però, puoi far rinascere negli altri

il desiderio di vivere.

Dio solo può fare ciò che appare impossibile;

tu, però, potrai fare il possibile.

Dio solo basta a se stesso;

egli, però, preferisce contare su di te (Canto brasiliano).

           
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