domenica  6 maggio 2012

IL CONTO

Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicen­ne si presentò in cucina con un foglietto in mano.

Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di car­ta alla mamma, che si asciugò le mani col grembiule e lesse quanto vi era scritto:

«Per aver strappato le erbacce dal vialetto: Euro 3.

Per avere ordinato la mia cameretta: Euro 5.

Per essere andato a comperare il latte: Euro 0,50.

Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): Euro 9.

Per aver preso due volte "ottimo" a scuola: Euro 5.

Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: Euro 4. Totale: Euro 26,50».

La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse: «Per averti portato in grembo per 9 mesi: Euro O.

Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: Euro O. Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: Euro O.

Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: Euro 0.

Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: Euro 0. Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: Euro 0.

Per la vita che ti do ogni giorno: Euro 0.

Totale: Euro O».

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il fogliet­to al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi.

Girò il foglio e sul suo conto scrisse: «Pagato».

Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

 

Quando nei rapporti personali e famigliari si cominciano a fare i conti, è tutto finito. L'amore è gratuito. O non è.

«In un giorno caldo, preparai dei coni gelato e dissi ai miei quattro figli che potevano comprarli per un abbraccio. Quasi subito, i ragazzi si misero in fila per fare il loro "acquisto": I tre più piccoli mi diedero una veloce stretta, afferrarono il cono e corsero di nuovo fuori. Ma quando venne il turno di mio figlio adolescente, l'ultimo della fila, ricevetti due abbracci. "Tieni il resto" disse con un sorriso».

           
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