Un vecchio saggio indiano dava questo consiglio agli irruenti giovani
della sua tribù: «Quando sei veramente adirato con qualcuno che ti ha
mortalmente offeso e decidi di ucciderlo per lavare l'onta, prima di
partire siediti, carica ben bene di tabacco una pipa e fumala.
Finita la "prima pipa"; ti accorgerai che la morte, tutto sommato, è una
punizione troppo grave per la colpa commessa. Ti verrà in mente, allora,
di andare a infliggergli una solenne bastonatura.
Prima di impugnare un grosso randello, siediti, carica una "seconda
pipa" e fumala fino in fondo. Alla fine penserai che degli insulti forti
e coloriti potrebbero benissimo sostituire le bastonate.
Bene! Quando stai per andare a insultare chi ti ha offeso, siediti,
carica la "terza pipa"; fumala, e quando avrai finito, avrai solo voglia
di riconciliarti con quella persona».
I monaci di un convento trovavano molta difficoltà ad andare
d'accordo. Spesso scoppiavano dispute, anche per motivi futili.
Invitarono allora un maestro di spirito che affermava di conoscere una
tecnica garantita per portare l'armonia e l'amore in ogni gruppo. A loro
il maestro rivelò il suo segreto: «Ogni volta che sei con qualcuno o ce
l'hai con qualcuno, devi dire a te stesso: io sto morendo e anche questa
persona sta morendo. Se pensi veramente a queste parole, ogni amarezza
scomparirà». |