domenica  18 novembre 2012

RETE DA PESCA

Il fiordo era immerso nella profonda tranquillità della notte ar­tica. L'acqua sciabordava leggera sulla spiaggia. Avvolto dal profu­mato tepore della sua casa di legno, Hans il pescatore tesseva la rete della sua prossima stagione di pesca. Era solo nell'angolo del cami­no. La sua dolce sposa Ingrid riposava nel piccolo cimitero di fian­co alla chiesa. Improvvisamente però risuonarono fresche risate gioiose. La porta si aprì per lasciar passare la bionda Guendalina, la sua carissima figlia, che teneva per mano il fratellino Eric.

«Guendalina, ora sei in vacanza. Vuoi prendere il mio posto a in­trecciare la rete da pesca nuova mentre io vado a riparare la barca?». «Oh sì, papà!».

Le ore passavano. Guendalina lavorava di buona lena, maglia do­po maglia, nodo dopo nodo. Ma i giorni si aggiungevano ai giorni. La corda era scabra. L'appretto per impermeabilizzarla ruvido, le mani facevano male. Le sue piccole amiche si sporgevano dalla porta: «Guendalina, vieni a giocare con noi!». E le maglie si allentavano sempre di più, i nodi erano sempre meno stretti, la corda sempre meno impermeabilizzata.

Arrivò la primavera. Il fiordo s'illuminò ai primi raggi del sole. La pesca riprese. Tutto fiero del lavoro della sua figlia carissima, Hans il pescatore imbarcò la sua rete da pesca nuova sul suo fidato vecchio battello.

«Vieni con me, piccolo Eric, per la nostra prima uscita!».

Pieno di gioia il ragazzino saltò a bordo. La barca scivolò nell'acqua. La rete affondò nelle onde verdazzurre. Eric batteva le ma‑

ni vedendo i pesci argentati saltare e guizzare nella rete ben piena. «Una pesca fantastica! Aiutami a tirare su la rete, figliolo!».

Ed Eric tirava, tirava con tutte le sue forze. Ma vinto dal peso,

pluf! piombò in acqua, proprio in mezzo alla rete.

«Non è niente!», pensò papà Hans, issando velocemente la rete a bordo. «La mia rete è solida! È la mia Guendalina che l'ha tessuta con le sue mani: Eric verrà su con i pesci!».

La rete uscì dall'acqua leggera. Ahimè, al fondo aveva solo un grande squarcio... I nodi stretti male si erano allentati. Le maglie mal fissate si erano aperte. E il piccolo Eric riposava ormai in fondo al fiordo.

«Ah, se avessi intrecciato ogni maglia con amore e attenzione!», piangeva Guendalina.

 

È nel quotidiano che si tesse la rete dell'eternità. Ogni giorno è un nodo. Puoi non pensarci, ma il giorno della pesca arriverà e dipende­rà anche da quello che avrai intrecciato quaggiù, oggi.

           
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