domenica  28 ottobre 2012

L'ANFORA IMPERFETTA

Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al vil­laggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua.

L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza per­derne neppure una goccia.

L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione: «Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!».

Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: «Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per col­pa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdo­na la mia debolezza e le mie ferite».

Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfo­ra screpolata e le disse: «Guarda il bordo della strada».

«E' bellissimo, pieno di fiori».

«Solo grazie a te» disse il padrone. «Sei tu che ogni giorno in­naffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno».

 

Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo,

Dio sa fare meraviglie con le nostre imperfezioni.

Ho fatto tanti sogni che non si sono mai avverati.

Li ho visti svanire all'alba.

Ma quel poco che grazie a Dio si è attuato,

mi fa venire voglia di sognare ancora.

Ho formulato tante preghiere

senza ricevere risposta,

pur avendo atteso a lungo e con pazienza,

ma quelle poche che sono state esaudite

mi fanno venire voglia di pregare ancora.

Mi sono fidato di tanti amici

che mi hanno abbandonato

e mi hanno lasciato a piangere da solo,

ma quei pochi che mi sono stati fedeli

mi fanno venire voglia di avere ancora fiducia.

Ho sparso tanti semi che sono caduti per la strada

e sono stati mangiati dagli uccelli,

ma i pochi covoni dorati che ho portato fra le braccia,

mi fanno venire voglia di seminare ancora.

           
        indietro all'indice 2012