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				Un uomo che aveva subito un intervento a cuore aperto 
				raccontava la sua esperienza. 
				
				Il giorno prima dell'intervento una bella infermiera era venuta 
				nella sua stanza per visitarlo. 
				
				Le aveva preso la mano, l'aveva stretta e poi le aveva detto di 
				sentire la sua e di stringerla a sua volta. 
				
				«Ascolti», disse la donna, «durante l'operazione di domani lei 
				verrà separato dal suo cuore e tenuto in vita solo dalle 
				macchine. Quando il suo cuore sarà finalmente sistemato e 
				l'operazione terminata, riprenderà conoscenza e si sveglierà in 
				una stanza di rianimazione. Tuttavia, dovrà restare immobile 
				per sei ore. Potrebbe non riuscire a fare alcun movimento, a 
				parlare, persino ad aprire gli occhi, ma sarà cosciente; 
				sentirà e comprenderà tutto ciò che le succede intorno. Durante 
				quelle sei ore io rimarrò al suo fianco e le terrò la mano, 
				proprio come sto facendo ora. Starò con lei finché non si sarà 
				ripreso completamente. Anche se potrà sentirsi inerme, quando 
				sentirà la mia mano saprà che io non la lascerò». 
				
				«Successe esattamente quello che l'infermiera mi aveva detto» 
				spiegava l'uomo. «Mi svegliai ma non riuscivo a fare nulla. 
				Potevo però sentire la sua mano che stringeva la mia, per ore, e 
				fu questo a fare la differenza». 
				  
				
				Il Paraclito, lo Spirito Santo che Gesù ha promesso ai suoi 
				amici, è proprio così: ci tiene la mano, per tutta la vita. Ed è 
				questo a fare la differenza.  |