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				Roma, tanti anni fa, la Basilica di Santa Maria Maggiore era 
				ancora circondata dalla campagna e il suono delle sue campane, 
				specialmente alla sera, arrivava molto lontano e invitava alla 
				preghiera tutti gli abitanti delle casette sparse nei dintorni. 
				
				Da una di quelle casette uscì un giorno una bambina, Maria, per 
				andare a far visita ad alcuni parenti che abitavano in aperta 
				campagna. 
				
				Maria credeva di conoscere bene la strada, invece, sopraggiunta 
				la notte, non seppe più orientarsi e si smarrì tra sentieri e 
				stradicciole, senza più riuscire a trovare la strada di casa. 
				
				Dopo aver girato e rigirato senza concludere nulla, anzi 
				confondendosi sempre più, si mise a sedere su una pietra e 
				scoppiò in un pianto dirotto. Ma nessuno passava di notte per 
				quelle strade e nessuno poteva aiutarla. 
				
				Si ricordò della Madonna e incominciò a recitare l'Ave Maria. 
				Arrivata alle parole «prega per noi, adesso...», sentì il suono 
				di una campana. Il suono si prolungava, si ripeteva, come una 
				voce insistente nella notte. 
				
				La bambina seguì quella voce e di sentiero in sentiero si 
				ritrovò alla Basilica di Santa Maria Maggiore e poté tornare a 
				casa. 
				
				Da quella volta, la campana che tutte le sere, all'una di notte, 
				suona per qualche minuto è detta «La Sperduta» e ricorda la 
				bambina che si era perduta nella campagna romana e i tanti che 
				si perdono oggi nelle città del mondo. 
				  
				
				Gesù ci ha donato la sua mamma perché qualunque cosa capiti 
				possiamo essere certi che non ci molla.  |