domenica  10 agosto 2014

LA BENEDIZIONE

Nella comunità dell'Arca dove aveva deciso di vivere, dopo una vita passata nel mondo universitario, un giorno il celebre padre Henri Nouwen fu avvicinato da una handicappata della comunità che gli disse: «Henri, mi puoi benedire?».

Padre Nouwen rispose alla richiesta in maniera automatica, trac­ciando con il pollice il segno della croce sulla fronte della ragazza.

Invece di essere grata, lei protestò con veemenza: «No, questa non funziona. Voglio una vera benedizione!».

Padre Nouwen si accorse di aver risposto in modo abitudinario e formalistico e disse: «Oh, scusami... ti darò una vera benedizione quando saremo tutti insieme per la funzione».

Dopo la funzione, quando circa una trentina di persone erano sedute in cerchio sul pavimento, padre Nouwen disse: «Janet mi ha chiesto di darle una benedizione speciale. Lei sente di averne bisogno adesso».

La ragazza si alzò e andò verso il sacerdote, che indossava un lungo abito bianco con ampie maniche che coprivano sia le mani che le braccia. Spontaneamente Janet lo abbracciò e pose la testa contro il suo petto. Senza pensarci, padre Nouwen la avvolse con le sue maniche al punto di farla quasi sparire tra le pieghe del suo abito.

Mentre si tenevano l'un l'altra padre Nouwen disse: «Janet, voglio che tu sappia che sei l'Amata Figlia di Dio. Sei preziosa agli occhi di Dio. Il tuo bel sorriso, la tua gentilezza verso gli altri della comunità e tutte le cose buone che fai, ci mostrano che bella creatura tu sei. So che in questi giorni ti senti un po' giù e che c'è della tristezza nel tuo cuore, ma voglio ricordarti chi sei: sei una persona speciale, sei pro­fondamente amata da Dio e da tutte le persone che sono qui con te».

Janet alzò la testa e lo guardò; il suo largo sorriso dimostrò che aveva veramente sentito e ricevuto la benedizione.

Quando Janet tornò al suo posto, tutti gli altri handicappati vollero ricevere la benedizione. Anche uno degli assistenti, un giovane di ventiquattro anni, alzò la mano e disse: «E io?».

«Certo», rispose padre Nouwen. «Vieni».

Lo abbracciò e disse: «John, è così bello che tu sia qui. Tu sei l'Amato Figlio di Dio. La tua presenza è una gioia per tutti noi. Quando le cose sono difficili e la vita è pesante, ricordati sempre che tu sei Amato di un amore infinito».

Il giovane lo guardò con le lacrime agli occhi e disse: «Grazie, grazie molte».

 

La sensazione di essere maledetti spesso colpisce più facilmente che la sensazione di essere benedetti.

Dobbiamo riscoprire il senso e la bellezza della benedizione.

E quando le cose sono difficili e la vita è pesante ricordati chi sei: sei una persona speciale, sei profondamente amato da Dio e da tutte le persone che sono con te.

 

           
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