Dopo un lungo periodo di vita comune, passato nello studio e nella
meditazione, tre discepoli avevano lasciato il vecchio maestro per
incominciare la loro missione nel mondo.
Dieci anni più tardi, i tre discepoli tornarono a far visita al maestro.
L'anziano monaco li fece accomodare intorno, perché gli acciacchi ormai
gli impedivano di alzarsi. Ognuno cominciò a raccontare la propria
esperienza.
«Io», cominciò il primo, con una punta di orgoglio, «ho scritto tanti
libri e venduto milioni di copie».
«Tu hai riempito il mondo di carta», disse il maestro.
«Io», prese a dire il secondo, con fierezza, «ho predicato in mi‑
gliaia di posti».
«Tu hai riempito il mondo di parole», disse il maestro.
Si fece avanti il terzo.
«Io ti ho portato questo cuscino perché tu possa appoggiare senza dolore
le tue gambe malate», disse.
«Tu», sorrise il maestro, «tu hai trovato Dio».
Se vivo in una bellissima casa senza difetti e in cui ogni cosa è al
suo posto...
Se ho tempo di lucidare le finestre, spazzare i pavimenti, pulire le
piastrelle dei bagni, ma non ho il tempo di dimostrare amore...
Se educo i miei figli a cucinare, pulire, falciare l'erba e
pitturare, ma non insegno loro ad amare... Allora sono una governante,
non una madre; una manager, non un pastore.
Qualunque cosa dica, creda e faccia, sono una fallita senza amore.
L'amore non si arrende mai.
L'amore si preoccupa più degli altri che di sé. L'amore non vuole ciò
che non ha.
L'amore non si pavoneggia,
Non è presuntuoso,
Non impone la sua presenza agli altri,
Non dice sempre «prima io»,
Non perde le staffe,
Non tiene conto dei peccati altrui,
Non si rallegra quando gli altri sono umiliati,
Si compiace della verità,
Sopporta tutto,
Si fida sempre di Dio,
Cerca sempre il meglio,
Non guarda mai indietro,
Ma va avanti fino alla fine.
L'amore non muore mai. |