domenica  27 aprile 2014

UNO STRANO GIOVANE

Il padrone di una grossa fattoria aveva bisogno di un aiutante che badasse alle stalle e al fienile. Come voleva la tradizione, il gior­no della festa del paese, cominciò a cercare. Scorse un ragazzo di 16- 17 anni che si aggirava tra i baracconi. Era un tipo alto e magro, che non sembrava molto forte.

«Come ti chiami giovanotto?».

«Alfredo, signore».

«Sto cercando qualcuno che voglia lavorare nella mia fattoria.. Ti intendi di lavori agricoli?».

«Sissignore. Io so dormire in una notte ventosa!».

«Che cosa?» chiese il contadino sorpreso.

«Io so dormire in una notte ventosa».

Il contadino scosse la testa e se ne andò.

Nel tardo pomeriggio, incontrò nuovamente Alfredo e gli rifece la proposta. La risposta di Alfredo fu la medesima: «Io so dormire in una notte ventosa!».

Al contadino serviva un aiutante non un giovanotto che si van­tava di dormire nelle notti ventose.

Provò ancora a cercare, ma non trovò nessuno disposto a lavo­rare nella sua fattoria. Così decise di assumere Alfredo che gli ripe­té: «Stia tranquillo, padrone, io so dormire in una notte ventosa».

«D'accordo. Vedremo quello che sai fare».

Alfredo lavorò nella fattoria per diverse settimane. Il padrone era molto occupato e non faceva molta attenzione a quello che fa­ceva il giovane.

Poi una notte fu svegliato dal vento. Il vento ululava tra gli albe­ri, ruggiva giù per i camini, scuoteva le finestre. Il contadino saltò giù dal letto. La bufera avrebbe potuto spalancare le porte della stal­la, spaventare cavalli e mucche, sparpagliare il fieno e la paglia, com­binare ogni sorta di guai.

Corse a bussare alla porta di Alfredo, ma non ebbe risposta. Bus­sò più forte.

«Alfredo, alzati! Vieni a darmi una mano, prima che il vento di­strugga tutto!».

Ma Alfredo continuò a dormire.

Il contadino non aveva tempo da perdere. Si precipitò giù per le scale, attraversò di corsa l'aia e raggiunse la cascina.

Ed ebbe una bella sorpresa.

Le porte delle stalle erano saldamente chiuse e le finestre erano bloccate. Il fieno e la paglia erano coperti e legati in modo tale da non poter essere soffiati via. I cavalli erano al sicuro, e i maiali e le galline erano quieti. All'esterno il vento soffiava con impeto. Dentro cascina, gli animali erano calmi e tutto era al sicuro.

D'improvviso il contadino scoppiò in una sonora risata. Aveva capito che cosa intendeva dire Alfredo quando affermava di saper dormire in una notte ventosa.

Il giovane faceva bene il suo lavoro ogni giorno. Si assicurava che o fosse a posto. Chiudeva accuratamente porte e finestre e si prendeva cura degli animali. Si preparava alla bufera ogni giorno. Per questo non la temeva più.

 

Tu, riesci a dormire in questa lunga notte di vento che è la tua vita?

           
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