domenica  18 maggio 2014

IL GIUDIZIO UNIVERSALE

Dopo una vita semplice e serena, una donna morì e si trovò su­bito a far parte di una lunga e ordinatissima processione di persone che avanzavano lentamente verso il Giudice Supremo. Man mano che si avvicinava alla mèta, udiva sempre più distintamente le paro­le del Signore.

Udì così che il Signore diceva ad uno: «Tu mi hai soccorso quando ero ferito sull'autostrada e mi hai portato all'ospedale, entra nel mio Paradiso». Poi ad un altro: «Tu hai fatto un prestito senza interessi ad una vedova, vieni a ricevere il premio eterno». E ancora: «Tu hai fatto gratuitamente operazioni chirurgiche molto difficili, aiutandomi a ri­dare la speranza a molti, entra nel mio Regno». E così via.

La povera donna venne presa dallo sgomento perché, per quanto si sforzasse, non ricordava di aver fatto in vita sua niente di eccezionale. Cercò di lasciare la fila per avere il tempo di pensare, ma non le fu assolutamente possibile: un angelo sorridente ma deciso non le permise di abbandonare la lunga coda.

Col cuore che le batteva forte, e tanto timore, arrivò davanti al Signore. Subito si sentì avvolta dal suo sorriso.

«Tu hai stirato tutte le mie camicie... Entra nella mia felicità».

 

A volte è così difficile immaginare quanto sia straordinario l'ordi­nario.

           
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