Un uomo si era perso nel deserto. Esaurita la scorta di viveri e di
acqua, si trascinava penosamente sulle ghiaie roventi. Improvvisamente
vide davanti a sé delle palme e udì un gorgoglio d'acqua.
Ancora più sconfortato pensò: «Questo è un miraggio. La mia fantasia mi
proietta davanti i desideri profondi del mio subconscio. Nella realtà
non c'è assolutamente niente».
Senza più speranza, vaneggiando, si abbandonò esanime al suolo. Poco
tempo dopo, lo trovarono due beduini. Il poveretto era ormai morto.
«Ci capisci qualcosa?», disse il primo. «Così vicino all'oasi, con
l'acqua a due passi e i datteri che quasi gli cadevano in bocca! Com'è
possibile?».
Scuotendo il capo, l'altro disse: «Era un uomo moderno».
Ahimè, il mondo è pieno di luci potenti e misteri e l'uomo li
nasconde con la sua piccola mano (Baal Schem).
Gli adoratori di quest'era tecnologica sono disposti a considerare
reale solo quanto si presta a una classificazione razionale. Si adagiano
volentieri nell'idea che con il loro pensiero scientifico si trovano su
un i terreno solido, mentre contemporaneamente sprofondano nel vuoto
attraverso gli abissi della disperazione, dell'angoscia.
Non si comprendono i segreti di Dio.
Si adorano. |