Un parroco preparava con cura meticolosa le manifestazioni esterne della
sua parrocchia. Soprattutto la solenne processione del Corpus Domini.
Voleva che la festa fosse un vero avvenimento per il paese.
Tre mesi prima della data, radunava un apposito comitato e organizzava i
gruppi di lavoro. Il giorno della festa tutto il paese era mobilitato.
Alle dieci e trenta in punto, la processione cominciò a snodarsi.
I chierichetti con i candelabri, i paggetti nei costumi colorati, le
bambine con il vestito bianco che spargevano petali di rosa, i
giovanotti della società sportiva con le tute gialle e blu, gli uomini
e le donne delle confraternite con i labari colorati e i nastri azzurri,
gialli, rossi, poi l'Azione Cattolica, i ragazzi dell'Oratorio, la
gente, la teoria dei chierichetti e la banda musicale del paese.
Una processione magnifica!
Quando la banda intonò il pezzo più solenne, dal portale della chiesa
uscì lentamente il baldacchino di broccato dorato con i pennacchi rossi
e bianchi, sorretto da quattro baldi giovani.
Sotto il baldacchino, incedeva il parroco, rivestito del piviale più
prezioso, che reggeva il pesante ostensorio d'oro tempestato di pietre
preziose.
Improvvisamente il viceparroco, che accompagnava i chierichetti, si
avvicinò allarmato al parroco e gli sussurrò: «Prevosto, nell'ostensorio
non c'è l'ostia!».
Il parroco ribatté seccato: «Non vedi a quante cose devo pensare? Non
posso occuparmi anche dei dettagli!».
Gesù solo un dettaglio? Per tanti, troppi, è così. |