domenica 13 dicembre 2015 | |
LA COLOMBA |
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Mentre la colomba volava a pochi metri dal suolo, sentì chiarissima la vocina che gridava: «Aiuto! Aiutatemi, per favore!». La colomba seguì l'esile filo della voce e si trovò sull'orlo sconnesso di un pozzo. «Il grido viene da qui dentro». Proprio in quel momento, dal fondo del pozzo, si alzò chiara l'invocazione del bambino: «Ho paura! È buio e freddo, qui! Chi mi può aiutare?». La voce era piena di lacrime. «Lo devo aiutare io!» pensò la colomba. «Ma da sola che cosa posso fare? Se parlassi la lingua degli uomini potrei chiedere aiuto... Ma, con ogni probabilità, mi prenderebbero a sassate. Devo darmi da fare io. E subito!». La colomba ci pensò, come faceva sempre, con il capo nascosto sotto l'ala. Finché ebbe un'ottima idea... Si alzò in volo e atterrò in un campo dove uno stormo di colombi era solito radunarsi per la consueta pausa di metà mattinata. La colomba spiegò concitatamente la sua idea. Tutti i piccioni acconsentirono ad aiutarla. Il piano della colomba era semplice: ogni piccione doveva cercare un filo di paglia, levarsi in volo stringendolo nel becco e lasciarlo cadere nel pozzo. Alcuni giovani colombi volarono ad avvertire altri stormi. In pochi minuti, migliaia di colombi di ogni colore si alzavano in volo, ad ondate successive, dalle aie e dai fienili della zona lasciavano cadere fili di paglia nel pozzo. Il bambino capì immediatamente. Lasciava scendere quella pioggia dorata sul fondo del pozzo e poi ci saliva sopra. Gli stormi si succedevano instancabili. Il frullare delle ali sembrava il frastuono di una macchina. Dopo un po', si sentì il bambino che batteva le mani e gridava felice: «Ci sono! Sto arrivando! Arrivo quasi all'orlo... C'è un bellissimo sole!». Il pozzo si riempì di paglia e il bambino saltò fuori ridendo e piangendo. «Grazie, colombi, grazie!». Il bambino mandava baci verso il cielo dove i colombi avevano ripreso i loro pigri cerchi nell'aria. Solo quando vide il bambino in salvo, la colomba, felice come non era stata mai, spiccò il volo verso il sole.
È incredibile quello che possono realizzare tanti che mettono insieme poco. |
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