domenica  25 giugno 2017

 

LA MELA

 

Ogni mattina, il potente e ricchissimo re di Bengodi riceveva l'o­maggio dei suoi sudditi. Aveva conquistato tutto il conquistabile e si annoiava un po'.

In mezzo agli altri, puntuale ogni mattina, arrivava anche un si­lenzioso mendicante, che porgeva al re una mela. Poi, sempre in si­lenzio, si ritirava.

Il re, abituato a ricevere ben altri regali, con un gesto un po' in­fastidito, accettava il dono, ma appena il mendicante voltava le spal­le cominciava a deriderlo, imitato da tutta la corte.

Il mendicante non si scoraggiava.

Tornava ogni mattina a consegnare nelle mani del re il suo dono. Il re lo prendeva e lo deponeva macchinalmente in una cesta po­sta accanto al trono.

La cesta conteneva tutte le mele portate dal mendicante con gen­tilezza e pazienza. E ormai straripava.

Un giorno, la scimmia prediletta del re prese uno di quei frutti e gli diede un morso, poi lo gettò sputacchiando ai piedi del re. Il sovrano, sorpreso, vide apparire nel cuore della mela una perla iridescente.

Fece subito aprire tutti i frutti accumulati nella cesta e trovò al­l'interno di ogni mela una perla.

Meravigliato, il re fece chiamare lo strano mendicante e lo inter­rogò.

«Ti ho portato questi doni, sire» rispose l'uomo, «per farti com­prendere che la vita ti offre ogni mattina un regalo straordinario, che tu dimentichi e butti via, perché sei circondato da troppe ric­chezze. Questo regalo è il nuovo giorno che comincia».

 

Da domani sarò triste, da domani.

Ma oggi sarò contento:

a che serve essere tristi, a che serve?

Perché soffia un vento cattivo?

Perché dovrei dolermi, oggi, del domani?

Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro.

Forse domani splenderà ancora il sole.

E non vi sarà ragione di tristezza.

Da domani sarò triste, da domani.

Ma oggi, oggi sarò contento;

e ad ogni amaro giorno dirò:

Da domani, sarò triste.

Oggi no (Poesia di un ragazzo trovata in un Ghetto nel 1941).

 
 
 

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