domenica 19 novembre 2017

 

LA CIPOLLA

 

Lo scrittore russo Dostoevskij racconta la storia di una signora ricca ma molto avara che, appena morta, si trovò davanti un diavo­laccio che la gettò nel mare di fuoco dell'inferno.

Il suo angelo custode cominciò disperatamente a pensare se per caso non esisteva qualche motivo che poteva salvarla. Finalmente si ricordò di un lontano avvenimento e disse a Dio: «Una volta la si­gnora regalò una cipolla del suo orto a un povero».

Dio sorrise all'angelo: «Bene. Grazie a quella cipolla si potrà salva­re. Prendi la cipolla e sporgiti sul mare di fuoco in modo che la signo­ra possa afferrarla, poi tirala su. Se la tua signora rimarrà saldamente at­taccata alla sua unica opera buona potrà essere tirata fino in paradiso».

L'angelo si sporse più che poté sul mare di fuoco e gridò alla donna: «Presto, attaccati alla cipolla».

Così fece la signora e subito cominciò a salire verso il cielo.

Ma uno dei condannati si afferrò all'orlo del suo abito e fu sol­levato in alto con lei; un altro peccatore si attaccò al piede del primo e salì anche lui. Presto si formò una lunga coda di persone che sali­vano verso il paradiso attaccate alla signora aggrappata alla cipolla tenuta dall'angelo.

I diavoli erano preoccupatissimi, perché l'inferno si stava prati­camente svuotando, incollato alla cipolla.

La lunghissima fila arrivò fino ai cancelli del paradiso. La signo­ra però era proprio un'avaraccia incorreggibile e, in quel momento, si accorse della fila di peccatori attaccati al suo abito e strillò irrita­ta: «La cipolla è mia! Solo mia! Lasciatemi...». In quel preciso istan­te la cipolla si ridusse in briciole e la donna, con tutto il suo segui­to, precipitò nel mare di fuoco.

Sconsolato, davanti ai cancelli del paradiso, rimase solo l'angelo custode.

 

Un uomo, dopo la morte, arrivò davanti a Dio. Dio lo accolse sor­ridendo, ma stranamente guardava oltre le sue spalle.

Il sorriso di Dio si velò di una strana malinconia e poi chiese al­l'uomo:

«Ma... Sei arrivato solo?».

 
 
 

indietro all'indice 2013