domenica 27 gennaio 2019

I TRE SPACCAPIETRE

Durante il Medioevo, un pellegrino aveva fatto voto di raggiun­gere un lontano santuario, come si usava a quei tempi.

Dopo alcuni giorni di cammino, si trovò a passare per una stra­dina che si inerpicava per il fianco desolato di una collina brulla e

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bruciata dal sole. Sul sentiero spalancavano la bocca grigia tante ca­ve di pietra. Qua e là degli uomini, seduti per terra, scalpellavano grossi frammenti di roccia per ricavare degli squadrati blocchi di pietra da costruzione.

Il pellegrino si avvicinò al primo degli uomini. Lo guardò con compassione. Polvere e sudore lo rendevano irriconoscibile, negli occhi feriti dalla polvere di pietra si leggeva una fatica terribile. Il suo braccio sembrava una cosa unica con il pesante martello che continuava a sollevare ed abbattere ritmicamente.

«Che cosa fai?», chiese il pellegrino.

«Non lo vedi?» rispose l'uomo, sgarbato, senza neanche solleva­re il capo. «Mi sto ammazzando di fatica». Il pellegrino non disse nulla e riprese il cammino. S'imbatté presto in un secondo spacca­pietre. Era altrettanto stanco, ferito, impolverato.

«Che cosa fai?», chiese anche a lui, il pellegrino.

«Non lo vedi? Lavoro da mattino a sera per mantenere mia mo­glie e i miei bambini», rispose l'uomo.

In silenzio, il pellegrino riprese a camminare. Giunse quasi in ci­ma alla collina. Là c'era un terzo spaccapietre. Era mortalmente af­faticato, come gli altri. Aveva anche lui una crosta di polvere e su­dore sul volto, ma gli occhi feriti dalle schegge di pietra avevano una strana serenità.

«Che cosa fai?», chiese il pellegrino.

«Non lo vedi?», rispose l'uomo, sorridendo con fierezza. «Sto co­struendo una cattedrale».

E con il braccio indicò la valle dove si stava innalzando una gran­de costruzione, ricca di colonne, di archi e di ardite guglie di pietra grigia, puntate verso il cielo.

 

Stai costruendo una cattedrale. 

 
 

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