domenica 29 dicembre 2019 | |
LA VISITA |
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Un giorno, in una parrocchia, arrivò un messaggio direttamente dal Paradiso. «Questa sera verrò a farvi visita. Gesù». Il parroco si affrettò ad annunciarlo a tutti e la gente arrivò in massa per vederlo. Tutti si aspettavano da Gesù una bella predica, ma egli si limitò a sorridere al momento delle presentazioni e disse: «Buonasera». Erano tutti disposti a ospitarlo per la notte, soprattutto il parroco, ma egli rifiutò gentilmente l'invito e disse che avrebbe trascorso la notte in chiesa. Cosa che tutti approvarono. Egli se ne andò senza far rumore l'indomani mattina presto, prima che venissero aperte le porte della chiesa. Quando tornarono, il parroco e gli altri scoprirono che la chiesa era stata oggetto di atti di vandalismo. Dovunque sulle pareti era scarabocchiata una parola. Sempre la stessa: attenzione. Non un solo angolo era stato risparmiato: le porte, le finestre, le colonne, il pulpito, l'altare, persino la Bibbia che stava sul leggio. Attenzione. Incisa a grandi e piccole lettere, con i pennarelli, a penna, con lo spray e dipinta in tutti i colori possibili. Dovunque l'occhio si posasse, si potevano scorgere le parole: «Attenzione, attenzione, attenzione, attenzione, attenzione, attenzione...».
Quando fu vicino alla città, Gesù la guardò e si mise a piangere per lei. Diceva: «Gerusalemme, se tu sapessi, almeno oggi, quel che occorre alla tua pace! Ma non riesci a vederlo!» (Luca 19,41-42). Gesù piange sul nostro mondo. Piange sulla Palestina, l'Indonesia, l'Iraq, l'Italia. Piange sui nostri paesi dove regnano l'indifferenza, l'ingiustizia, la violenza. Piange su tutti quelli che vanno in chiesa, ma pensano ad altro... |
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