domenica 6 gennaio 2019

IL RE NERO

I tre Re Magi provenivano da punti diversi del mondo. Due era­no bianchi, il terzo era nero. I tre re seguivano la stella che li guida­va dall'alto del cielo. Ma una notte, la persero. Invano scrutavano il cielo: quell'astro splendente che li aveva guidati per notti e notti non c'era più.

I due Re Magi bianchi, saggi e matematici insigni della Mesopo­tamia, subito cominciarono a tracciare linee e cerchi nella sabbia con i loro bastoni. Poi si immersero in calcoli ed equazioni, sempre più sottili e complicati. Tenevano lontano il Re nero. Secondo loro, nulla sapeva della vera scienza.

Il Re nero approfittò della pausa imprevista. I cammelli erano stanchi e assetati. «Dovremmo pensare anche ai poveri animali» pensò. Si procurò un secchio e cercò l'acqua alla fonte di un villag­gio. Poi tornò e porse il secchio al primo cammello.

Mentre teneva il secchio sotto il muso dell'animale, ritrovò la stella.

Si rispecchiava nell'acqua del secchio. Danzava in silenzio, sul­l'acqua che il cammello avidamente beveva. Così i tre Re Magi ri­trovarono la strada per Betlemme.

 

I Padri del deserto raccontano la storia di un anziano che digiunò per settanta settimane mangiando una volta alla settimana. Voleva una risposta da Dio a proposito di un passo delle Scritture e Dio con­tinuava a non svelargliene il significato. Allora si disse: «Ecco, ho fatto tanta fatica e non m'è servito a nulla; andrò a chiederlo a un fratello».

Appena chiuse la porta per andarsene, gli fu inviato un angelo del Si­gnore, che gli disse: «Le tue settanta settimane di digiuno non ti hanno avvicinato a Dio, ma ora che ti sei umiliato al punto da andare dal tuo fratello ti sono stato inviato a spiegarti il senso del passo della Scrittura».

Gli svelò il senso di ciò che chiedeva, e poi si allontanò da lui.

 
 

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