domenica  7 marzo 2021

LA GATTA

C'era una volta una gatta che bruciava d'amore per un giovane. Era tanto innamorata che chiese aiuto ad una fata perché la trasfor­masse in una donna molto bella, capace di conquistare il giovane.

La fata l'accontentò e la gatta assunse l'aspetto di donna. Co­nobbe il giovane e ben presto iniziarono i preparativi per il matri­monio.

Venne il giorno delle nozze, che furono celebrate tra canti e dan­ze e girotondi. Molte luci illuminavano la festa e agli invitati veni­vano offerti cibi squisiti.

Tutto andava per il meglio. Ma ecco che d'un tratto la sposa vide correre via un sorcetto, e immediatamente si lanciò a rincorrerlo.

 

La nostra società incoraggia l'inganno: siamo troppo abituati a cre­dere alla pubblicità. Continuiamo a dire: «Che piacere vederti!... Sentia­moci qualche volta... Ma che delizioso vestitino!» a persone che detestia­mo, che preferiremmo evitare, che giudichiamo vestite orrendamente.

Abbiamo maschere per tutte le occasioni. Una maschera per gli amici, una per il capoufficio, una per il marito o la moglie, una per i vicini di casa, una per Dio... Ma arriva sempre il momento che è la fi­ne di tutte le commedie.

«Tenetevi lontani dal lievito dei farisei, dalla loro ipocrisia! Per­ché non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, nulla di segreto che non sarà conosciuto. Quello che avete detto in segreto, sarà udito alla luce del giorno, e quello che avete sussurrato all'orecchio all'interno della casa sarà proclamato dalle terrazze» (Vangelo di Luca 12,1-3).

 
 
 

indietro all'indice 2013