domenica 18 giugno 2023 |
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LA RAGIONE DI STATO |
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Il figlio di un re si innamorò, come succede nelle fiabe, della figlia del fornaio, che era povera ma bella. E la sposò. Per alcuni anni i due sposi vissero in piena armonia e felicità. Ma, alla morte del padre, il principe salì sul trono. I ministri e i consiglieri si affrettarono a fargli capire che per la salvezza del regno doveva ripudiare la moglie popolana e sposare invece la figlia del potente re confinante, assicurandosi con questo matrimonio pace e prosperità. «Ripudiatela, sire, dopotutto è la figlia di un fornaio». «La sicurezza del trono e dei vostri sudditi viene prima di tutto». Le insistenze dei ministri si fecero sempre più pressanti e alla fine il giovane re cedette. «Ti devo ripudiare — disse alla moglie —, domani tornerai da tuo padre. Potrai portarti via ciò che ti è più caro». Quella sera mangiarono insieme per l'ultima volta. In silenzio. La donna, apparentemente tranquilla, continuava a versare vino nel bicchiere del re. Alla fine della cena, il re sprofondò in un sonno pesante. La donna lo avvolse in una coperta e se lo caricò sulle spalle. Il mattino dopo, il re si svegliò nella casa del fornaio. «Ma, come?», si meravigliò. La moglie gli sorrise. «Hai detto che potevo portarmi via ciò che avevo di più caro. Ebbene, ciò che ho di più caro al mondo sei tu».
E tu, che cosa ti porteresti via? |
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